Napoli, Spalletti: 'Sta sera il Vesuvio non è stato solo una cartolina. Lobotka sembra Pizarro, le scarpette? Volevo giocare'
PETAGNA – “Petagna forse potevo lasciarlo di più in campo, ma poi aveva i crampi e l’ho tolto. Se riuscivi a organizzare i passaggi per ripartire con i tre piccoletti freschi davanti potevamo provare a chiudere la partita. Loro si erano aperti un po’ e c’erano degli spazi in mezzo che non abbiamo sfruttato e avremmo potuto sfruttare con la fisicità di Petagna”.
IL PIANO GARA - "Volevamo portare pressione perché se ti abbassi tropo poi Ibra è bravo a organizzare situazioni importanti. La partita l’abbiamo tenuta in mano abbastanza bene a parte qualche momento dove l’aggressività del Milan non ti permette di giocare. Lobotka in questo ci è stato molto utile perché anche nello stretto coi suoi avvitamenti riesce a districarsi. Un po’ come faceva Pizarro che invertiva la direzione di marcia e quando giocavo finivo al fallo laterale".
IL GRUPPO - "Hanno fatto blocco, si sono dati una mano, questo fatto di fare qualcosa per il Napoli, mettersi a disposizione per ottenere un risultato fondamentale perché venivamo da due sconfitte anche meritate. Quando hai una maglia così importante poi diventa di piombo".
LE SCARPETTE INDOSSATE - "Volevo giocarla questa partita, non ho mai giocato in un campo cosi contro una squadra così. Per una volta me le sono volute mettere anch’io".
IL VESUVIO - "Questa volta il Vesuvio non è stato solo una cartolina di Napoli ma anche l’atteggiamento della nostra squadra".