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    Napoli, Spalletti: 'Eccitante sapere di essere quelli da battere. Gioca Ndombelé, davanti...'

    Napoli, Spalletti: 'Eccitante sapere di essere quelli da battere. Gioca Ndombelé, davanti...'

    • Giovanni Annunziata
    Dopo aver centrato la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, il Napoli si prepara a dare continuità anche in campionato per mantenere la vetta della classifica. Alla vigilia del match contro il Bologna ha parlato in conferenza stampa l'allenatore azzurro, Luciano Spalletti:

    GESTIONE DEGLI ATTACCANTI - "La gestione è abbastanza facile perché si va in campo in 11 ma le rose sono di 24-25 giocatori e tutti fanno così. Ci sono delle posizioni in cui magari è importante avere questi cambi, la possibilità di nuove risorse. Senza Raspadori e Simeone in questo momento senza Osimhen sarebbe stata dura vincere. Da qui in avanti si fa lo stesso, si valuta di volta in volta e si tiene conto della forza dei calciatori. In questo momento qui Zanoli non può fare il Di Lorenzo. Però ci sono altre situazioni in cui i giocatori si equivalgono si tiene conto. Per cui cerco di fare tutto abbastanza correttamente senza fare troppi calcoli, ma invece guardare l'atteggiamento corretto dei giocatori e poi si sceglie. Lì davanti non ci sono problemi, anzi risorse. Tutti gli allenatori le sostituzioni le fanno nei tre davanti. C'è chi è più difficile da sostituire perché ha più qualità di qualcun altro".

    NAPOLI-BOLOGNA - "Ogni partita è un viaggio verso l'ignoto. La bravura è renderlo abbastanza prevedibile, perché poi anche se può sembrare faticoso c'è da riprendere la palla e portarla in cima al campo. Questo purtroppo se non lo fai ogni volta non sei stato nulla. Anche se per qualcuno può sembrare faticoso, per la mia squadra mi sembra sia eccitante in questo momento".

    SOPPERIRE ALLE ASSENZE - "Abbiamo quattro calciatori forti tra i difensori centrali. Contro l'Ajax ho scelto diversamente rispetto a Cremona perché a Cremona hanno iniziato a buttare palloni in area con attaccanti fisici. Ostigard è il difensore più forte nel gioco aereo che abbia mai allenato. Contro l'Ajax ce n'era uno piccolino da prendere, Kudus. Jesus ha una velocità importante ed è più adatto a coprire questo tipo di gioco. Sono caratteristiche lì. Se si ha bisogno di uno o di un altro lo dice la partita. Sono due calciatori affidabili, sia Juan Jesus che Ostigard. A centrocampo si ha bisogno di un po' di forza e Ndombele ha questa caratteristica".

    KIM - "Kim quando è arrivato gli ho chiesto della posizione e lui era preoccupato del centro sinistra perché non ci aveva mai giocato. Non sapeva come avrebbe sviluppato le mie richieste. È vero che ha avuto 2-3 incertezze contro l'Ajax, però quando gli ho detto che avrebbe giocato a destra ne è stato felice".

    DEMME - "Demme sta benissimo, ha recuperato in pieno. Menomale che lo ha fatto anche per le assenze".

    SI PUÒ GIOCARE MEGLIO DI COSÌ? - "Sì, perché anche nell'ultima sfida qualcosa abbiamo sbagliato. Se pensiamo che non si possa fare meglio significherebbe essere travolti dalla felicità, pensare di aver avuto il massimo. I risultati sono grandi fino ad oggi, ma se si guarda bene in campionato sono tutte lì a pochi punti. La classifica ci tiene con i piedi per terra e poi anche il fatto che ci siano delle cose da migliorare, da fare meglio e da rendere disponibili alla passione dei tifosi".

    OBIETTIVI - "Dove possiamo arrivare? Magari colui che conosce il proprio obiettivo si sente più forte, più sereno. Il nostro obiettivo è vincere le partite. Finora ne abbiamo vinte diverse e il fatto che abbiamo autostima e personalità ci permette di prepararci nella maniera corretta per la partita successiva. Ora diventa difficilissimo prevedere dove arriveremo".

    SQUADRA DA BATTERE - "È eccitante sapere di essere la squadra da battere e trovare di fronte l'avversario che dà battaglia. La cosa stimolante è vedere quanto siamo forti noi. Si può andare a cambiare atteggiamento, ma la ricerca di consapevolezza, una mentalità da esibire in ogni partita e poi si vede se gli altri saranno all'altezza".

    STADIO PIENO - "Era quello che si sognava da inizio anno avere il Maradona pieno e festante come l'altra sera. Fa piacere perché vedi che il tuo lavoro per dare gioia a tutti quelli che amano il Napoli è stato realizzato. Però finisce lì dopo che termina la partita perché poi diventa un carico e doverlo rifare la volta successiva, le aspettative crescono sempre di più. Ogni volta vinci e poi devi riuscire a rivincere quasi sempre per arrivare a dare emozioni sempre più forti. Da una parte ti rende più felice ma dall'altra c'è la consapevolezza che devi aggiungere qualcosa per vederli festanti e felici come l'altra sera".

    PRINCIPALE QUALITÀ - "Quello che mi sembra più importante è la voglia di contagiarsi dalla forza dei compagni e di mettere come delle rincorse per venire ad aiutare la linea difensiva quando ci attaccano, quando perdiamo palla. Ho visto delle cose bellissime contro l'Ajax, anche se abbiamo tenuto meno palla. Sarebbe bello sentirsi così dentro quell'atteggiamento da non poterne fare a meno. Quello dà forza al gruppo, alla squadra. Tutti vogliamo mettere qualcosa in più per contagiare quello dopo, così quello dopo ci mette un pezzettino in più e può aiutare anche lui".

    ZIELINSKI - "Zielo l'anno scorso ha fatto un campionato sotto livello e lui è il primo a riconoscerlo. Però poi c'è un pubblico, una quantità di osservatori del calcio che dicono la stessa cosa su Zielinski, che ha grandi capacità per essere un giocatore top. C?era da aspettare che non continuasse a subire queste partite ma a farle e ora lo sta facendo. Quando c'è la disponibilità, la mancanza di presunzione è facile andare a ritrovare il meglio delle potenzialità di qualcuno. Il problema è quando qualcuno gioca partite sotto livello e ti guarda come se fosse il salvatore della patria. Complimenti a Zielinski".

    SIMEONE - "Un grande dispiacere che ho avuto nell'ultima partita di non farlo giocare perché lo meritava per il contributo che ha dato, per l'entusiasmo che ha. Il giorno dopo vederlo allenare è stato uno spettacolo e avere a che fare con giocatori del genere, con quella mentalità diventa più facile vincere".

    IL BOLOGNA E I DUE ATTACCANTI - "Il Bologna ha una grandissima rosa, tanti calciatori davanti. Se manca Arnautovic c'è Barrow, c'è Zirkzee. Sono calciatori forti, che sanno come si fa e sarà una partita con le sue complicazioni. C'è da fare allo stesso modo, al di là dei moduli e al di là di chi gioca, portando la palla in cima dopo averla presa. Se non riusciremo a fare come siamo riusciti spesso quest'anno sarà difficile. Oggi ho visto un allenamento bellissimo dei miei ragazzi. Ci saranno delle partite in cui si giocherà con i due attaccanti, con la sottopunta perché abbiamo qualità e le sfruttiamo tutte".

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