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    Napoli, Spalletti: 'Osimhen può giocare dal 1', non rischio Anguissa. Tornare a Roma? Rapporti cordiali con la piazza'

    Napoli, Spalletti: 'Osimhen può giocare dal 1', non rischio Anguissa. Tornare a Roma? Rapporti cordiali con la piazza'

    • Redazione CM
    L'allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha presentato il big match contro la Roma (domenica ore 20:45) in conferenza stampa: "Dobbiamo fare ancora con più qualità e velocità ciò che riusciamo a fare di solito, loro hanno questa caratteristica d’incidere con i calci piazzati, dipende da quanti gliene concedi, dal possesso palla. Se si tiene di più la palla, è difficile concedergli delle cose, non dobbiamo snaturarci". 



    SU KVARATSKHELIA - "Appena dico di andarci piano dite che ce l'ho con lui (ride, ndr), trovate voi una via di mezzo, ma non si fa condizionare. Lui è speciale per moralità, convinzione, qualsiasi cosa tu gli vai a chiedere è disposto ad assorbire. Quando gli ho chiesto se ha calciato con tranquillità il rigore mi ha detto "Why not." Una risposta secca, tranquilla".

    SULLA PARTITA - "Quello che condiziona è una serie di risultati, non uno solo. Condizionano delle cose che ti succedono più volte, c’è da fare tante valutazioni. In questo caso è una delle partite più belle del calcio europeo, sentitissima da tutti. Può incidere sul continuare a lavorare in maniera tranquilla e serena, invece, quando va male c’è sempre da fare delle analisi, della presa di conoscenza di quello che è successo."

    SU ANGUISSA - "È difficile che sia dentro, non è corretto rischiarlo, può essere anche una mancanza di fiducia nei confronti degli altri che si sono allenati e hanno dimostrato di essere all’altezza di dare il proprio contributo".

    SU MOURINHO -  "Non lo so, ora arriva Mourinho, il super-allenatore, di conseguenza bisogna sempre aumentare le nostre capacità, quello che sappiamo fare. Non lo so se loro penseranno a cosa sappiamo fare noi, ma noi pensiamo a noi, non a cosa pensa la Roma o cosa sa fare la Roma, ma solo la nostra forza. Lui è uno di quelli tremendissimi, ma conta sempre la squadra".

    SUL RAPPORTO CON MOURINHO - "E' difficile per me non apprezzare il lavoro dei miei colleghi, io posso apprendere dallo scorrimento di partite anche di Serie C, ancora di più da Liverpool, City, Arsenal, diventa ancora più facile perché hanno genialità in panchina ed in campo e quando si unisce questo vengono fuori cose che creano attrazione per gli allenatori. Mourinho è stato uno di questi, poi non lo so, ma percepisco il suo saluto come quello di un amico e io faccio altrettanto. Poi ci sta che se la squadra avversaria è brava a fare delle cose, tu modifichi qualcosa senza snaturarti. Noi, come loro, abbiamo partite infrasettimanali, si faranno scelte, come sempre, anche quando dite che faccio turnover, ma è sempre per vincere la gara e quella dopo. Nel 90% si mette forza sulle nostre qualità, poi anche la piccola attenzione su quello che sanno fare gli altri".

    SULLA FILOSOFIA DI GIOCO - "La vedo dura fare diversamente, siamo fatti così. Dentro il campo abbiamo i nostri riferimenti, le nostre qualità, e sono importanti. Sono convinto che più si sta nell'altra metà campo e nella loro area, più percentuali abbiamo. Diranno ma gli lasci campo alle spalle, ma devi saper fare anche quello, farsi trovare pronti anche sulla pallata dietro la linea difensiva. Il Napoli lo abbiamo pensato così, da sempre, quando sono arrivato".

    SU OSIMHEN E LA DIFESA DELLA ROMA - "Lo abbiamo detto, ci sono due condizioni nella vita per essere forti, sicuri di se stessi o non esserlo, in mezzo c'è il nulla. Dobbiamo essere sicuri di noi stessi, della nostra forza, altrimenti indeboliamo la nostra forza. Osimhen è nelle condizioni di essere scelto, ha fatto due spezzoni ed una preparazione adeguata post infortuni, abbiamo atteso una gara in più prima di convocarlo per essere tranquilli".

    TRASFERTE POSITIVE - "E' un percorso che ci ha dato sicurezze e convinzioni, abbiamo giocato su campi difficili. Troveremo uno stadio pieno, una squadra forte ed in condizione, la Roma ha una classifica importante, ha fatto partite da squadra forte, noi siamo nelle condizioni di giocare la nostra partita".

    RITORNO A ROMA - "I pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti, conosco moltissime persone a Roma, ci sentiamo spesso con molti, come questa settimana, e sono dialoghi molto cordiali e ritornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi perché tutti quelli che incontro sono sorridenti e di conseguenza sono contento di tornarci e quello che sarà dentro lo stadio non lo so, ma per me resta questa idea ed il mio contatto con queste persone".


     

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