Napoli, Spalletti: 'Alzare l’asticella? Serve equilibrio. Ndombele può fare tutti i ruoli, su Osimhen e Simeone insieme e Raspadori…'
NUOVO NAPOLI - "Che il mercato in entrata abbia creato soddisfazione tra addetti ai lavori e tifosi può aiutare a farci diventare quanto prima una squadra forte come lo eravamo l'anno scorso".
SCELTE TATTICHE - "La completezza della rosa può farci pensare a qualcosa di differente. Sul 4-3-3 e il 4-2-3-1 ci abbiamo lavorato già l'anno scorso. Con o senza Raspadori ci si lavora perché abbiamo i calciatori per lavorare su entrambe le soluzioni tattiche. L'idea Raspadori nasce dal fatto che è un giocatore capace di darci cose differenti da quelle che già abbiamo".
MERCATO - "Siamo andati a riempire le caselle che erano venute a mancare. Capisco lo stupore da parte di chi sosteneva che eravamo disposti ad allenare un Napoli senza calciatori ma non era così perché bisognava metterceli dentro viste tutte le competizioni. Trasformare qualcosa di più concreto è che intanto si lotta per diventare una squadra forte, un gruppo che lavora duramente, per avere una disponibilità collettiva verso i compagni così come c'era prima. Noi siamo gli stessi di prima con meno esperienza, meno presenze in Champions, meno in nazionale, meno personalità. C'è da lottare per riacquistare le qualità che calciatori come Koulibaly - che in due partite è già il miglior giocatore di ruolo della Premier - avevano. Bisogna analizzare le cose, analizzare chi è partito e chi è entrato. La società ha lavorato bene, mantenendo un occhio a quelle che sono le finanze. Ha fatto il lavoro che voleva fare. Ciò che hanno fatto i calciatori l'anno scorso ha permesso al club di portare a termine gli obiettivi, ovvero abbassare i costi e investire sul futuro".
NDOMBELE - "È uno che è arrivato con un biglietto da visita importante. Può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Mi fa piacere aver percepito l'entusiasmo con cui ha accettato di venire a Napoli. Per caratteristiche caratteriali ha la voglia matta come noi di far vincere il Napoli. Me lo ero già immaginato con la maglia azzurra addosso, in questo periodo a chi ha instaurato la trattativa, a tutti noi ha fatto capire il suo desiderio. Ha fatto la differenza. Può giocare ovunque, è un calciatore completo, sa imbucare benissimo, ha il passaggio in verticale per chi attacca lo spazio. È forte tecnicamente. Gli piace un po' di più correre avanti anziché indietro ma questo glielo insegneremo".
RASPADORI - "Convocato domani? Stamattina ho allenato gli altri calciatori che mi hanno fatto vedere che vogliono vincere anche se lui non ci sarà".
LA SQUADRA - "L'anno scorso siamo stati una mina vagante. Dobbiamo riacquisire qualità, caratteristiche che non so se questo Napoli ce l'ha. Bisogna lavorare tutti insieme. Sicuramente per quelli che avevo l'anno scorso, 9/11 di Verona, hanno riportato nella nuova stagione il discorso con cui avevamo chiuso la scorsa. Quelli che già conosco posso metterci la mano sul fuoco. Mi sembrano tutti bravi ragazzi e quello che farà la differenza sarà la totalità, come riusciremo a lavorare tutti insieme. È un campionato difficile, si giocherà ogni tre giorni e bisogna essere tutti disponibili per andare a pulire delle cose per i compagni e pensare al collettivo, ai risultati di squadra e non ai 10 minuti in più o in meno".
RINFORZI - "Non so chi si sia rinforzata di più. In tante hanno messo mano, hanno preso calciatori facendo valutazioni differenti dalle nostre, ovvero stare attenti ai costi, ringiovanire la squadra. Alcune hanno fatto acquisti per vincere subito, al di là dell'investimento sulla prospettiva del calciatore. Questo fa pensare a quella che potrebbe essere una difficoltà nostra, trovare subito esperienza e personalità, dare valore al progetto. Sembra che tutte si siano rinforzate. Inter, Milan, Juventus moltissimo, Roma, la Lazio ha fatto tanti acquisti"
MONZA - "Il Monza ha comprato 13-14 giocatori, è una squadra forte. Non si gioca contro una neopromossa, ma un club gestito da chi ha fatto la storia del nostro calcio. Solo dirigenti come Galliani potevano convincere gente di qualità come Ranocchia, Caprari, Sensi, Pessina, Petagna. Proprio Petagna ha esperienza da portare perché ha lasciato Napoli solo per l'esigenza di giocare di più. Quando ci sono questi calciatori che vogliono giocare diventa difficile trattenerli. Per noi è stato forte, un grande professionista e un ragazzo d'oro. Domani lo ringrazierò per tutto ciò che ha fatto per noi".
LA PARTITA - "Mi aspetto un Monza allenato bene da Stroppa, che ti viene a prendere per la gola. Dobbiamo saper stare bene in campo, avere equilibrio e anche saper soffrire come contro il Verona. Troveremo una squadra tecnica, brava a muovere la palla. Se non si ha la testa giusta sarà difficile superare le difficoltà".
OLIVERA - "Sta sempre meglio perché si allena con continuità e con i ritmi corretti. Sta apprendendo cose nuove perché è mancato un po' nella preparazione. È in condizione di poter essere scelto".
NUOVI OBIETTIVI - "Alzare l'asticella? Procedo a ragionamenti normali. Magari sento dire che è difficile partecipare al campionato e poi che bisogna vincerlo. Non bisogna avere sbalzi di temperatura. È andato via Ospina, è arrivato Sirigu, Kim per Koulibaly, Ostigard per Tuanzebe, Petagna per Simeone, Mertens è andato via, Kvara per Insigne. Perché in base a questi acquisti bisogna essere più fiduciosi? L'entusiasmo che si respira in città voglio sperare sia dettato dalla partita dell'esordio".
PORTIERI - "Dobbiamo avere due portieri forti. In questo momenti li abbiamo. Chiaro che poi sono delle situazioni che hanno la possibilità di svilupparsi perché dei discorsi sono stati fatti. Valuteremo quello che succederà. Io non voglio neanche saperle perché non fa parte del mio ruolo. Con quelli che ci sono disponibili ci si allena, come accaduto la scorsa settimana".
SIMEONE-OSIMHEN - "La convivenza degli attaccanti sarà determinata da quello che mi fanno vedere gli attaccanti stessi. In base a ciò che metteranno a disposizione si valuterà se sarà possibile farli giocare insieme. Secondo me non conta se giocano loro due insieme ma se si vince la partita. Stiamo più attenti a vincere la partita. Secondo me Simeon è una prima punta così come lo è Osimhen, però poi Simeone è uno di quelli che ha fatto una strada tutta da solo per arrivare ad essere un calciatore del Napoli. Da quando l'ho visto mi ha lasciato subito sicuro di avere la personalità di mettersi a disposizione perché quando ha deciso di venire qui lo sapeva che c'era Osimhen e ha fatto di tutto per venire. Non ha voluto sentir parlare d'altro e ha aspettato. È un grande lavoratore, si sacrifica per i compagni oltre a saper fare gol. A me basta, sono caratteristiche importanti".
SPOGLIATOIO - "C'erano questi capitani, Comandanti, calciatori che hanno fatto la storia del Napoli nello spogliatoio dell'anno scorso. Dobbiamo ritrovare queste caratteristiche. Sotto l’aspetto del capitano sicuramente con Di Lorenzo ho ritrovato certe caratteristiche, è una roba perfetta, veste gli stessi panni della squadra, non lo fa in maniera differente. Viene davanti quando c’è il problema, ha preso molto dal nostro Comandante".