Napoli, sognando la cantera modello Barça
Pur senza investire risorse importanti e disporre di una struttura adeguata, il settore giovanile del Napoli comincia dare i primi frutti: Maiello, Insigne, Ciano, Sepe, De Vena, Colella, Sepe, Izzo e tanti altri ragazzi (da Varriale, a Iuliano) che proprio in questi giorni stanno attirando le attenzioni di club neo promossi in B o di Lega Pro. Quattro di loro sono stati appena convocati nella nazionale Under 20 di Francesco Rocca per affrontare la Polonia al Quattro Nazioni (Maiello, Colella, Insigne, De Vena). La formazione Berretti, rinforzata da alcuni Primavera, resta in corsa per lo scudetto di categoria nonostante il pareggio di ieri pomeriggio con il Brescia, 1 a 1, vantaggio degli ospiti, pari di Izzo. Tra sette giorni, la gara di ritorno che assegna il titolo. La Primavera è attesa dal 1 al 3 giugno a Zurigo per un torneo internazionale che vede la partecipazione di Boca Juniors e Aiax. Insomma, un settore in grande fermento dove piccoli campioni crescono e che nel giro di un paio d’anni comincerà a fornire linfa per la prima squadra.
IL PROGETTO – Si tratta dell’ennesima dimostrazione che in Campania la materia prima non manca. Occorre solo concentrarsi di più sul settore, migliorarlo tecnicamente e logisticamente, destinarvi più energie dal punto di vista finanziario. De Laurentiis si è convinto che se il Napoli intende formare una «cantera» modello-Barcellona bisogna intensificare gli sforzi e dare un impulso deciso all’attività. Quattro i punti-chiave del nuovo progetto: a) aumentare il budget per il vivaio; b) allargare gli orizzonti, pescando anche giovani di altre nazionalità (a tale scopo è preposto il settore scouting); c) dotarsi di una struttura in proprio (concreta l’idea di allargare il centro di Castelvolturno); d) creare sinergie con società satelliti in modo da permettere ai giovani più interessanti di maturare e poi rientrare alla base pronti per la prima squadra.
MAIELLO - Raffaele Maiello, 20 anni, ha strappato altri consensi nell’ultima gara di campionato in casa della Juve. Si è misurato con Aquilani senza alcuna soggezione, anzi mostrando di aver progredito anche sotto il profilo della personalità. Ci sono già due club di serie B (tra questi, la Nocerina) che gli fanno la corte. Mazzarri è stato sempre prodigo di consigli con il centrocampista di Afragola. Lo fece debuttare in casa della Samp, lo scorso campionato. Gli ha ridato altre chance, in questa stagione. Di lui si ricorda il gol realizzato al Valencia nel triangolare precampionato di Palermo. Potrebbe anche essere aggregato in prima squadra nel prossimo campionato ed inserito nella lista per la Champions senza «fare numero» in quanto giovane cresciuto nel vivaio.
INSIGNE E CIANO - Lorenzo Insigne, anch’egli ventenne, di Frattamaggiore, si è giovato a tal punto della cura-Zeman nel Foggia da mettere a segno diciannove reti su trentatré presenze. E’ mancino e può fare sia l’esterno d’attacco che il trequartista. Alcuni lo accostano a Giovinco per il fisico piuttosto minuto (alto 164 cm), ma possiede un’invidiabile freddezza sotto porta ed uno spiccato fiuto del gol. Anche Camillo Ciano, casertano di Marcianise, classe ’90, si è distinto nella Cavese con 12 gol (9, l’anno prima nel Lecco) ma nel girone di ritorno ha accusato la crisi che ha assalito la squadra fino a portarla alla retrocessione. Entrambi godono di grande considerazione tra gli addetti ai lavori.
DE VENA - Un anno fa si era svincolato dal Napoli per fare un’esperienza nel Chievo, poi Alessandro De Vena, classe ’92, è stato recuperato da Bigon ed è esploso prima con la Primavera (17 gol) e poi con la Berretti spingendola fino alla finale per lo scudetto che si deciderà sabato 4 giugno in casa del Brescia.