Napoli, si indaga sugli striscioni contro la Juventus apparsi in città
Si legge su Il Mattino di oggi: "A Napoli, gli striscioni apparsi alla Sanità contro la Juve, quelle scritte disonorevoli, sono già finite nel mirino della Digos e degli uomini della questura di Napoli, diretti da Antonio De Jesu. Anche lì, ma che razza di ironia ci può essere nello scrivere: «Non ho ucciso mia moglie perché mi tradiva ma perché era juventina?». L'indicazione della Figc dice di interrompere la gara per quelli più pesanti tipo «Vesuvio lavali con il fuoco». Dunque, attenzione massima da parte sia del direttore di gara che dei suoi assistenti. Perché è chiaro che dopo le parole di Carlo Ancelotti, nulla può passare sotto traccia. È il momento per l'Italia del calcio di usare la clava contro ogni sospiro di razzismo e dintorni, riuscendo di fatto a far recepire le norme più dure".