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Napoli, senti Kvaratskhelia: 'Convinto da Spalletti, sono pronto per il grande salto. Kaladze mi ha spiegato la Serie A'
LA GUERRA - “Quando è scoppiata la guerra - ha spiegato il giocatore - c’era paura da parte di tutti. Da parte mia, della mia famiglia. Ho parlato con i compagni e mi hanno detto di scegliere il meglio per me, la vita era la cosa più importante, non potevo restare in Russia ma ho onorato la maglia del Rubin fino alla fine perché loro hanno fatto tanto per me". Sull'addio al Rubin Kazan: “Ero con la nazionale, il mio agente mi ha chiamato dall’Italia e mi ha detto delle offerte che c’erano. Non è stato facile per me, bisogna sempre scegliere la squadra migliore per te. A volte ci sono squadre forti che però poi non sono quelle giuste per il tuo futuro. Ho avuto modo di parlare con Miranchuk, mi ha spiegato quanto sia duro il lavoro fatto in allenamento in Serie A”.
COLLOQUI - "Ho avuto modo anche di parlare con Kaladze, mi ha spiegato che in Italia ci sono tanti calciatori bravi e di talento ma senza il lavoro duro non si raggiungono gli obiettivi. A Napoli ci andrò da solo per il momento, la mia ragazza deve portare avanti qui i suoi interessi e poi mi raggiungerà in Italia”.