Napoli, senti Ferlaino: 'Terzo scudetto? Colpa di Orsato...'
Dal ‘90 il Napoli non ha più vinto...
«Purtroppo no, ma ci è andato vicino».
Si riferisce alla cavalcata dei 91 punti di Sarri nel 2018: cosa non ha funzionato secondo lei?
«L’arbitro Orsato...».
Cioè?
«Purtroppo non ha espulso Pjanic in Inter-Juventus. Avrebbe meritato la seconda ammonizione. Sarebbe stata un’altra partita, quella decisione l’ha condizionata.
Probabilmente con quel cartellino rosso, il Napoli avrebbe vinto il terzo scudetto. Non è andata così». Le piace Gattuso, presidente?
«Era la migliore soluzione per il Napoli dopo l’esonero di Ancelotti. È un allenatore puntiglioso, duro e sta facendo molta esperienza. Ci voleva un tecnico del genere».
È adatto per Napoli?
«Secondo me sì. Lo ribadisco, era l’unico da prendere per risollevare il Napoli e ci stava riuscendo».
La serie A vuole ripartire.
«Certamente i campionati si vincono in campo e non a tavolino. Questo è l’aspetto principale. Bisogna trovare il modo di giocare ad ogni costo e in tutta sicurezza.
Vedremo cosa deciderà il coronavirus. Dipende da lui, dovrà adeguarsi pure la Federcalcio». Le partite si dovrebbero giocare in estate. Che ne pensa?
«Questi giorni saranno decisivi, vedremo quale sarà la direzione che prenderà il presidente federale Gravina. Ripeto, bisogna provare a chiudere i campionati».
Taglio degli stipendi. Che cosa ne pensa?
«È una bella battaglia tra l’Aic e le società che vogliono risparmiare qualcosa. Sicuramente il calcio ha avuto un danno, poi ogni club perderà anche gli introiti relativi al pubblico. Restano comunque le televisioni che nei prossimi mesi saranno ancora più importanti. Bisognerebbe individuare le reali perdite dei club. Ormai i soldi che arrivano dai botteghini sono appena del 5 per cento». Ai suoi tempi era diverso...
«Le presenze allo stadio facevano la differenza».
Tra le proposte c’è quella di giocare il campionato soltanto a Roma, Napoli e Bari.
« Sinceramente non ci credo. Immagina la Juve che gioca sempre al San Paolo? Io proprio no».
Sarà difficile la ripresa dal punto di vista economico?
«Durissima. Ci aspettano anni molto complicati in cui bisognerà stringere i denti».
Ha sentito Ottavio Bianchi, vero?
«Sì, gli ho telefonato. Purtroppo la situazione a Bergamo è difficile e ho voluto manifestargli la mia vicinanza in questo momento. A lui mi legano tanti ricordi importanti. Lo considero un amico».