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    Napoli, sei più forte senza Higuain. Milik ha colpi da campione, su Insigne...

    Napoli, sei più forte senza Higuain. Milik ha colpi da campione, su Insigne...

    • Cesare Prandelli
    Mi sbilancio, pur essendo in una fase iniziale della nuova stagione e con ancora tante incognite davanti: potenzialmente questo Napoli è ancora più forte di quello dello scorso anno, è ancora meglio di quello trascinato dai 36 gol di Higuain. Abbiamo ancora tutti negli occhi quello che ha fatto l'argentino nella passata stagione, ma le prime uscite della squadra di Sarri hanno mostrato già importanti e incoraggianti cambiamenti.

    Se prima esisteva un gruppo di 9 giocatori (Reina escluso, ovviamente) che lavorava esclusivamente per mettere l'attaccante nelle condizioni di segnare, oggi tutti lavorano come un'entità unica e tutti partecipano molto di più alle due fasi del gioco. Bisogna trovare il modo di ridistribuire i 36 gol di Higuain dell'ultimo anno e vedo una squadra più coesa e compatta, dove anche gli altri attaccanti (Callejon e uno tra Mertens e Insigne) e i centrocampisti si sentono più responsabilizzati e anche più liberi mentalmente di non dover lavorare quasi esclusivamente per la punta. Il secondo Napoli di Sarri mi ricorda tanto la mia Fiorentina, costretta da un anno all'altro a sostituire Toni (autore nella sua stagione migliore di 34 gol) ma comunque in grado di fare risultati e bel gioco.

    Non sono affatto stupito dall'impatto immediato di Milik nel gioco del Napoli, sia in campionato che in Champions. E' un giocatore che già si conosceva per quanto ha fatto vedere con la maglia dell'Ajax e ha confermato queste qualità anche all'Europeo con la Polonia. E' un ragazzo con grandi margini di crescita per diventare un top: ha tecnica, ha forza fisica, protegge molto bene il pallone e sa farsi trovare sempre nella posizione giusta per essere un riferimento per i compagni. L'unico difetto può essere la rapidità non eccelsa nel breve.

    E' un Napoli, dicevo, più forte di quello degli ultimi anni, perchè l'anno di esperienza alle spalle con Sarri è servito tantissimo per crescere a livello di maturità, di personalità e di conoscenze di un certo credo tattico. E poi c'è stata la scelta assolutamente condivisibile di una società importante, che sa guardare al futuro, reinvestendo la cifra incassata dalla vendita di Higuain per allestire una rosa ancora più completa e competitiva, che darà modo all'allenatore di ruotare maggiormente i suoi calciatori. Sono arrivati tanti giovani, magari nell'immediato non sarà semplicissimo integrarli in questo sistema di gioco, ma la concorrenza per alcuni "titolari" della scorsa stagione, come Insigne, non potrà che portare ulteriori stimoli e vantaggi a tutto il Napoli.

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