Napoli, Sarri ha deciso: non pronuncerà mai quella parola
Gesti scaramantici, dribbling verbali e piedi per terra: tra sabato e domenica, Maurizio Sarri, ha continuato la sua crociata contro la parola scudetto, di fatto bandita dagli spogliatoi di Castelvolturno, a dispetto delle prestazioni e dei risultati. La vittoria col Palermo, netta e mai in discussione, ha chiuso l’ottobre perfetto degli azzurri, ancora secondi e ad un tiro di schioppo dalla Roma capolista.
La prossima tappa conduce a Genova, poi la gara interna con l’Udinese per chiudere un ciclo lungo e finora vincente. Il calendario, almeno sulla carta, dà una grossa mano. Pensare in grande, a questo punto, è d’obbligo ma l’allenatore toscano continua a viaggiare controvento: “non parlo di scudetto” è il verbo di Sarri. Ormai è così: probabilmente questa parola non la pronuncerà di qui alla fine del campionato.