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Sarri: 'Europa League al limite della follia. Calendario? La Lega non ci aiuta'
LE MOTIVAZIONI - "Dobbiamo trovarle. Siamo 18 con i tre portieri, ci sono difficoltà numeriche, ma cercheremo di fare una partita seria, competitiva, senza inficiare il campionato. È un passo in avanti da fare, l'attenzione maggiore è su qualcosa di diverso, è chiaro, tutto sommato c'è anche una ragione perché prima bisogna diventare grandi nel proprio Paese per poi diventare grandi in Europa. Penseremo solo a questa partita, ma troviamo una squadra che mi ha entusiasmato nel vederla. È una squadra divertente, bella da vedere, con tecnica in velocità. Dovremo accettare lo stress fisico, questo avversario richiede una gara d'alto livello. Limitiamo almeno quello nervoso".
SUL LIPSIA - "Può venire fuori una gara scoppiettante, essendo una eliminazione diretta può starci qualche calcolo in più. La squadra è brillante, hanno tutti accelerazioni. Gli esterni hanno qualità, Bruma salta tutti con facilità, gli attaccanti sono di livello, a centrocampo hanno qualità e quantità, mi ha fortemente sorpreso. Ha folate di grande divertimento, mi è piaciuta vederla per preparare la partita. Mi ha sorpreso sia uscito dalla Champions, ha qualità per fare strada, è una squadra veramente forte".
SUL PUBBLICO - "San Paolo quasi deserto? È la sensazione reciproca che si respira. Si avverte da tutte le parti, spero che il club abbia fatto tutto e che tanti all'ultimo possano cambiare idea e ci facciano giocare nel solito calore".
SUL PESO DELLE COPPE - "Quanto peseranno le coppe per Juve e Napoli? Non lo so, dipende da quando andranno avanti; è un problema della Juve, per noi può pesare, ma se recuperiamo tanti giocatori può essere un'opportunità".
SU HAMSIK E MILIK - "Hamsik sta meglio, ieri si è allenato, non è stanco perché ha giocato mezz'ora, ma dovrà decidere lui come sta. Arek è in netta crescita, ma deve dirmi lui quando è disponibile a giocare uno spezzone e io farò di tutto per farglielo giocare. Lui ancora non me l'ha detto e io lo rispetto".
SULLA LAZIO E LO SCUDETTO - "Mi ha dato gusto vedere il secondo tempo dall'alto, ma il nostro obiettivo è di continuare a crescere perché quando si smette poi si inizia a calare. Il primo obiettivo era diventare competitivi in Italia, il secondo è l'Europa. Quest'anno ancora facciamo fatica con la mentalità europea, non è solo colpa nostra ma è anche indotto perchè intorno a noi c'è fame di risultati in Italia, ma questo deve riguardarci fino ad un certo punto. L'errore da non fare è guardare a domani senza pensare ad altro. Se ho già difficoltà a dare motivazioni europee, parlando di campionato la demotivo ulteriormente".
SU REINA E DIAWARA - "Vediamo, devo parlare con Pepe e sentire le sue sensazioni e cos'ha nella testa. Se c'è bisogno di un turno di riposo preferisco darlo in trasferta così risparmia lo stress del viaggio. Gigi lo vedo comunque un portiere affidabile, il problema è relativo. Diawara centrale d'emergenza? Per il periodo sarebbe un'emergenza che ci costerebbe parecchi gol. La linea richiede un modo di pensare diverso, lavorandoci dal ritiro sarebbe diverso, ora sarebbe pericoloso".