Napoli, Santacroce:| 'Via con l'art. 17, ma all'estero'
A tenere banco in queste ore è l’ingarbugliata vicenda Santacroce, giovane dalle belle speranze che per vari motivi deve dimostrare ancora il suo talento. Il calciatore, fortemente voluto dall’ex Dg Marino ed elogiato dai migliori esperti di calcio, potrebbe andare via. CalcioNapoli24.it ha contattato l'Agente Fifa Antonio Crusco per chiarire alcuni passaggi dei vari regolamenti.
Salve Antonio, iniziamo dal Napoli: cosa ne pensi della campagna acquisti?
“Credo che il Napoli sia una delle pochissime squadre del nostro campionato ad essersi rafforzata in modo intelligente e con un occhio sempre rivolto agli aspetti di bilancio. Sono certo che possiamo giocarcela con tutte e, da tifoso, spero che riusciremo a centrare un piazzamento Champions”.
A tenere banco in queste ore è la situazione Santacroce …
“Credo queste voci non facciamo bene al Napoli. Fabiano è un serio professionista e la dirigenza partenopea è perfettamente in grado di gestire la situazione in modo sereno”.
Alcuni quotidiani parlano del famoso art.17 spesso usato come minaccia nei confronti delle società.
“Bisogna chiarire che l'art. 17 è uno strumento di tutela dei "lavoratori calciatori” nei confronti delle società professionistiche. Il mondo del calcio è complesso e questo argomento non credo interessi ai tifosi del Napoli”.
Quindi Santacroce potrebbe andare via?
“Si, il giocatore, qualora non riuscisse a chiarire la sua situazione con il Napoli, e decidesse di risolvere il suo contratto unilateralmente senza giusta causa o giusta causa sportiva, potrebbe farlo comunicandolo in forma scritta alla società entro 15 giorni dall' ultima gara ufficiale della stagione, compresa la coppa nazionale”.Dove potrebbero nascere problemi? L'art. 17 è previsto nei regolamenti internazionali della Fifa, quindi Santacroce dovrebbe trasferirsi ad una federazione estera previo indennizzo al Napoli. Quanto dovrebbe versare l’italo brasiliano al club azzurro?
“Questa situazione è molto spinosa e delicata. L'ammontare, se non deciso dalle parti o previsto nel contratto, è di competenza dalla Camera delle risoluzioni delle controversie della Fifa che stabilirà l'ammontare in base ad alcuni criteri previsti nell'art.17. In passato, il Tas, il tribunale arbitrale dello sport con sede a Losanna, ha chiarito, in merito al caso "Webster" che alla società viene risarcito solo l'ammontare che sarebbe spettato al calciatore se non avesse risolto il contratto”.