Napoli|: Sacralità dello spogliatoio non violata da...
'Nuovi acquisti? Ho speso quasi 250 milioni in 4 anni, non mi debbo arrabbiare con i tifosi, li rispetto. 'Caccia i soldi' è il loro grido di guerra. Hanno bisogno di stimoli continuativi ma non sanno che lo spogliatoio è una cosa sacra': pensieri e parole di Aurelio De Laurentiis a margine delle 35esime Giornate Professionali del cinema in corso a Sorrento. Il presidente del Napoli, così risponde alle pressanti richieste della piazza napoletana affinchè la squadra partenopea non resti, ancora una volta, un'eterna incompiuta e possa, mediante qualche acquisto mirato, completare un organico che a livello quantitativo necessita ancora di qualche giocatore per fare il tanto auspicato e decisivo salto di qualità.
I MERITI DI DE LAURENTIIS- Il popolo partenopeo riconosce al Patron del Napoli la sua mirabile opera, svolta con enorme equilibrio e professionalità, nella conduzione di una società che in soli sette anni, partendo dalle serie minori, ha raggiunto posizioni insperate nel panorama calcistico nazionale ed europeo. Il Napoli, inoltre, è uno dei pochi club in possesso di un sano bilancio societario e questo notevole aspetto rappresenta la perla di un presidente che a livello gestionale ha, forse, segnato una nuova era nel Mondo del pallone.
IL CALCIO NON E' IL CINEMA- La notevole e brillante esperienza nel campo cinematografico, forse, ha fatto forse perdere di vista, a De Laurentiis, alcuni aspetti importanti del calcio. La sua affermazione 'lo spogliatoio è una cosa sacra', riferita ad un nuovo arrivo nell'organico della squadra di un calciatore, non trova molti riscontri in campo calcistico. Molte volte, il mercato autunnale di gennaio, ha risolto problemi di squadre che non erano state costruite, a giugno, nel migliore dei modi ed è bastato qualche intervento in sede di calciomercato per raggiungere gli obiettivi programmatici societari.
I CALCIATORI VOGLIONO ALTRO- Viene da chiedersi se tutti i calciatori della rosa delle squadre che hanno potuto beneficiare degli accorgimenti messi in atto, in corso d'opera, dai presidenti, abbiano manifestato malumore per il raggiungimento di traguardi importanti con l'arrivo di calciatori che ha permesso il salto di qualità occorrente a tale raggiungimento.
PRIMO SCUDETTO DEL NAPOLI CON ROMANO- Vale la pena ricordare una data ed un successivo evento: ottobre 1986, il Napoli, allenato da Ottavio Bianchi, necessitava di un calciatore in grado di mettere ordine in un centrocampo in cui figuravano giocatori di tutto rilievo quali Bagni, De Napoli e Caffarelli. L'allora presidente Corrado Ferlaino, tenendo in considerazione le indicazioni dello staff tecnico e dell'allenatore, acquisto Francesco Romano ed alla fine della stagione conquistò il primo scudetto della storia del Napoli. L'opportuno e provvidenziale arrivo di Romano non violò la sacralità di uno spogliatoio che, accogliendo il centrocampista nel migliore dei modi, festeggiò il titolo tricolore insieme al mitico Diego Armando Maradona.