Napoli rimandato all'esame di inglese
Era così ben mimetizzato, il Napoli, che non si è visto a Londra. Irretito dal palleggio insistito e irridente dell'Arsenal, quasi un distensivo torello d'allenamento dai primi minuti fin verso la metà campo, gli azzurri non sono riusciti mai ad entrare in gioco e hanno addirittura dato agli avversari il dominio totale e l'accesso all'area di rigore con disinvoltura: un gol magistrale di Ozil al 7' e il raddoppio di Giroud al 14’, partita chiusa.
Successivamente - ed è l'unico motivo di speranza del Napoli per il ritorno nella casa ospitale del San Paolo - gli uomini di Wenger si sono accontentati di gestire lo stupefacente vantaggio senza portare ulteriori danni. Come non esserci - si legge sul Roma - inspiegabilmente, senza poter citare una solitaria impresa, come se l'assenza di Higuain avesse avuto un effetto raggelante per un collettivo che nella prima uscita di Champions, contro il potente Borussia, era apparso irresistibile, forte di una intensità mai prima vista.
Il Pandev di Marassi non ha mai rappresentato in campo il collega infortunato, e si è visto subito, tanto palese la debolezza sua e dei colleghi d'attacco (irriconoscibile anche Insigne) da dover indurre Benitez a rivedere l'intera impostazione di gioco.