Calciomercato.com

  • Napoli:| Rebus vice-Lavezzi

    Napoli:| Rebus vice-Lavezzi

    • G.S.

    Il paradosso è tutto nei numeri. Perché il Napoli senza Pocho ha un rendimento di buon livello. Cinque vittorie (la partita con il Palermo è maturata quando era già uscito per l'infortunio alla caviglia) e due sconfitte. Ma le cifre sono 'aride' e non svelano le differenze della manovra offensiva. Lavezzi è unico nel suo genere: gli assist sono il suo pane quotidiano. Senza dimenticare le accelerazioni che spezzano il ritmo avversario e regalano la superiorità numerica, fondamentale quando gli spazi sono stretti. In organico un altro attaccante così non c'è, quindi il Napoli senza l'argentino ha un volto diverso. Che è camaleontico in base alle scelte di Mazzarri.

    Il vice Pocho, infatti, è diventato una sorta di tormentone. Le alternative ci sono, ma nessuna finora ha convinto pienamente. Quasi come se fosse una maledizione. In principio era José Ernesto Sosa. Il Principito è stato investito di un’etichetta scomoda: non far rimpiangere nessuno di quei tre là davanti. Missione fallita. La tecnica non si discute, gli mancano l'esplosività e il cambio di passo negli ultimi metri per fare la differenza. Mazzarri sta pensando di adattarlo in mediana e ha provato la soluzione durante l'allenamento di ieri (può essere utile in corso d’opera per un'iniezione di qualità in fase d'impostazione).

    Una 'lacuna' evidente, insomma, colmata durante gli ultimi sussulti del mercato di gennaio con l'acquisto di Mascara. In dote una naturale predisposizione al tridente e colpi da funambolo che hanno esaltato Catania. La maglia azzurra - però - ha un peso specifico diverso. Il trentunenne di Caltagirone se ne sta accorgendo. Un giudizio (negativo) è prematuro, ma le impressioni non sono le migliori. Madrigal e San Siro senza un 'numero' del suo repertorio. Mazzarri, però, ci crede e potrebbe dargli ancora fiducia contro il Brescia (arbitra Mazzoleni di Bergamo). Le prove tattiche di Castel Volturno - precedute da una riunione di 40 minuti nello spogliatoio con seduta di videotape per analizzare gli errori commessi contro il Milan - lo vedono nuovamente nel tridente con Hamsik e Cavani. Voglia di riscatto, insomma.

    Il ballottaggio è con Juan Camilo Zuniga. Mazzarri l'ha inventato esterno d'attacco per aumentare la pressione sulle corsie laterali. L'esperimento ha convinto a tratti anche perché il colombiano si sta esprimendo al meglio quando parte qualche metro più dietro. Lucarelli, invece, ha avuto solo una chance nel secondo tempo contro il Chievo, poi è ritornato nelle retrovie. Sta recuperando la miglior condizione e spera di essere utile in questo finale di stagione. Il tormentone, insomma, continuerà anche con il Brescia, poi Lavezzi (gol da applausi ieri in partitella, dribbling secco su Aronica e destro all'angolino) tornerà protagonista. Perché, quando il Pocho non c'è, si vince pure (lo dicono i numeri), ma si fa più fatica.

    (La Repubblica - Edizione Napoli)

    Altre Notizie