di volti e facce nuove, tizi sconosciuti che presto diventeranno familiari. Dei nuovi acquisti, solo due fanno già parte della quotidianità. Milik e Zielinski si sono impossessati del presente con forza e l’hanno fatto proprio, senza un solo tentennamento: il primo a suon di gol (già sei stagionali), il secondo disegnando calcio a tutto campo, con movenze eleganti ed un atteggiamento solo apparentemente timido. Come si legge sul “Roma”, c’è l’imbarazzo della scelta: Rog, Diawara, Maksimovic, Giaccherini, Tonelli. Eccolo il “meglio”, linfa vitale d’un organico improvvisamente ricco, vasto, profondo. La rosa del Napoli è ampia come non mai. È un ventaglio di scelte ed opportunità che Sarri dovrà esser bravo a cogliere al volo, nei momenti opportuni, senza rimpianti. Cinque possibili esordienti attendono in silenzio la propria occasione, carichi d’entusiasmo per un’avventura che, inevitabilmente, segnerà le rispettive carriere, così simili e diverse tra loro.

Alla (lecita) euforia dei baby Diawara (’97) e Rog (’95) si contrappone l’emozione dell’atavico Maksimovic, uno che ha letto per anni il suo nome accostato a quello del Napoli. È da almeno due stagioni che gli azzurri provavano a soffiarlo al Torino. Quest’anno ci sono riusciti con la complicità del difensore serbo, che ha rotto coi granata anteponendo alle buone maniere l’istinto tradotto in una fuga senza preavviso alle porte della nuova stagione. Ma c’è spazio anche per l’ennesima carica di adrenalina di Giaccherini, il veterano (anni 31) che sa (ancora) emozionarsi come un bambino. Infine Tonelli, il caso dell’estate: l’infortunio della scorsa stagione s’è ripresentato puntuale e l’ha costretto ad un lungo stop. Ora che è tutto alle (sue) spalle non resta che godersi il presente