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Napoli, da Hysaj a Verdi e Ounas: quando le pretese eccessive bloccano il mercato
Partendo dal caso di Hysaj, il Napoli ha prima detto no ad un'offerta di 15 milioni dell'Atletico Madrid, non ha valutato opzioni ritenute di basso profilo, poi ha prospettato alla Roma un prestito oneroso (3 milioni) con obbligo di riscatto per una cifra di poco superiore ai 20 milioni complessivi. La Roma ha preferito il prestito secco di Zappacosta, senza doversi accollare una spesa per il presente ed il futuro. Hysaj, come si diceva, vista anche la sua duttilità, può restare a Napoli per giocarsela sia come terzino mancino oltre che sulla destra, sia esser sfruttato, alla bisogna, anche da centrale: ovvio che con 4 terzini già in rosa oltre a 5 centrali, lo spazio potrebbe essere risicato ed il calciatore rischia di deprezzarsi.
Discorso simile per Simone Verdi: l'ex Bologna ha chiesto di giocare di più, con l'arrivo di Lozano gli spazi, anche in questo caso, stanno vivendo una robusta cura dimagrante. Il Napoli, però, continua a chiedere 23-24 milioni più una percentuale importante sulla futura rivendita (si parla anche del 40%): una condizione ritenuta, al momento, non accettabile per Torino e Samp, interessate all'esterno. Se il Torino resta in attesa per capire se ci sarà il passaggio del turno contro i Wolves per l'approdo in Europa League per poi tentare una trattativa last-minute a costi ridotti, i blucerchiati sono in stan-by con la consapevolezza che la prima scelta di Verdi sono i granata anche per la possibilità del palcoscenico europeo.
Ultimo caso, quello di Ounas con una valutazione del Napoli complessiva di 30 milioni: Nizza, Marsiglia e Lille hanno risposto negativamente all'ipotesi di prestito con riscatto per questa cifra prospettata dal Napoli e stanno provando una strategia di attesa per piazzare, tra questa e la prossima settimana, la zampata per riportare in Francia un calciatore che vuol tornare in Ligue 1 e che, al momento, può considerarsi fuori dai piani tattici di Ancelotti.