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    Napoli Primavera, cronaca di un disastro annunciato: sprecati 3 anni e ora c'è l'incubo retrocessione

    Napoli Primavera, cronaca di un disastro annunciato: sprecati 3 anni e ora c'è l'incubo retrocessione

    • Emanuele Tramacere
    L'annata del Napoli, ormai si può dire senza timore di smentite, non è di quelle da incorniciare e ricordare in futuro fra quelle che hanno lasciato il segno. E se per la prima squadra il patron De Laurentiis ha provato a raddrizzare la nave esonerando Ancelotti, affidando la squadra a Gennaro Gattuso e completando un mercato di primo piano, per la Primavera il cambio in corsa appare non solo tardivo, ma privo di alcuna progettualità.

    PAGA BARONIO, MA... - Cinque giorni fa il Napoli ha ufficializzato l'esonero di Roberto Baronio dal ruolo di allenatore della Primavera affidando la panchina a Giuseppe Angelini ex-allenatore del Cesena (che ha portato dalla Serie D alla Serie C) e delle giovanili fra le altre della Juventus. Un allenatore da sempre bravo a lavorare con i giovani, ma il cui compito, oggi più che mai, appare fuori da ogni portata.

    INCUBO RETROCESSIONE - L'obiettivo è la salvezza che ad oggi sembra impossibile da raggiungere. Ultimo in classifica con solo due vittorie all'attivo (di cui la prima ad inizio stagione) il Napoli Primavera arranca a -7 dalla zona salvezza e a -6 da quella playout. Eliminata dalla Coppa Italia dalla Roma e dalla Youth League in cui ha collezionato 4 sconfitte e 2 pareggi, questa squadra appare lontana dal potersi riabilitare.

    DISASTRO ANNUNCIATO - Il vero problema non è però imputabile soltanto ai ragazzi, che come sempre hanno l'obiettivo di crescere e non di portare risultati, bensì dell'intero apparato societario. Da anni il Napoli calcio non ha un programma di sviluppo pluriennale, né interno e né sul territorio. Gli investimenti sono ridotti al minimo sia nel parco giocatori, sia nelle infrastrutture. È stata inoltre sprecata incredibilmente l'occasione di confrontarsi con i top club europei, di avere un feedback internazionale, sostanzialmente di poter sfruttare i successi della prima squadra con quattro partecipazioni alla Youth League vissute da semplice comparsa.

    SERVE CORAGGIO - Oggi il Napoli deve avere principalmente coraggio. Ampliare la ricerca sul territorio, investire su strutture e facilities, ampliare e potenziare quel progetto della Cantera Napoli City annunciata in estate da Edoardo De Laurentiis e guardare non al presente, bensì al futuro. E con una prima squadra arrivata, verosimilmente, alla fine di un ciclo, quale occasione migliore per dare il via a una vera rivoluzione del settore giovanile? Il futuro del Napoli passa anche (se non soprattutto) da lì.

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