Napoli, poveri ma belli:| Così saltano i pronostici
Una cappa di emozione grava sull'Etihad Stadium, appena lo svedese Eriksson fischia l'inizio. La senti, la avverti, viene tutta dallo spicchio di tribuna riservata ai tifosi napoletani e si trasmette ai giocatori in campo, che appaiono contratti e nervosi: 21 anni per arrivare fin qui non sono uno scherzo.
È Cavani che regala l'illusione della vittoria, è Kolarov a pareggiare. Finisce bene, finisce così. Le partite di Champions sono terreno scivoloso. È come se gli dei del calcio si divertissero a rimescolare le carte in tavola e i valori acquisiti. Altrimenti, sarebbe troppo agevole profetizzare che il Bayern, essendo considerato di 'prima fascia', è solo per questo favorito. Come il milionario Manchester e di giù a scendere il Villarreal. Ma nella realtà la logica non è così incontrovertibile.
Basti pensare a questo debuttante Napoli che alla prima partita ha quasi fatto saltare il tavolo dei pronostici. Gli azzurri diventano la possibile sorpresa. Bene, avremo qualcosa in più su cui ragionare. Finalino sull'emblematico Gargano: addirittura vicino alla cessione, poi riserva, da ieri ha tutti i crismi per ridiventare titolare inamovibile e carismatica anima calda del Napoli.
(Il Mattino)