AFP/Getty Images
Napoli: perchè non gioca de Guzman?
Segna un gol ogni 75' in Serie A, uno ogni 78' in Europa League: ha realizzato 6 reti in questo avvio di stagione in cui è spesso subentrato dalla panchina e ha giocato da titolare solo in quattro occasioni, risultando quasi sempre decisivo ai fini del risultato. Si va dal gol da 3 punti nel suo debutto ufficiale in campionato sul campo del Genoa, alla tripletta nel 3-0 di Europa League allo Young Boys, passando per il colpo di testa dell'illusorio 3-2 sul Cagliari e il sinistro che ha evitato contro l'Empoli una sconfitta che avrebbe avuto il sapore dell'umiliazione contro una piccola squadra di provincia capace per 60' di dominare al cospetto di Hamsik e compagni.
GIOCATORE DUTTILE - Di tutti i giocatori arrivati dall'ultima campagna acquisti (pochi, a dir la verità, e forse è per questo che la tifoseria azzurra rumoreggia da tempo nei confronti di De Laurentiis), l'olandese di origine canadese acquistato per 6 milioni di euro dal Villarreal dopo due buone stagioni in prestito allo Swansea è stato probabilmente l'acquisto più indovinato dal ds Bigon, eppure Benitez fatica a trovargli una collocazione stabile nel suo rigido 4-2-3-1. Giocatore più adatto in un centrocampo a 3 per esaltare le proprie qualità di incursore con buona propensione al gol, ha già dimostrato in Premier League di poter tranquillamente agire anche come attaccante esterno, a destra com'è successo spesso lo scorso anno con lo Swansea, a sinistra come ha evidenziato nella gara interna col Cagliari nella quale ha sostituito l'acciaccato Mertens.
PASSAGGIO DI CONSEGNE? - Lui, cresciuto nel settore giovanile del Feyenoord e nel mito del calcio totale olandese, si è sempre descritto come il classico centrocampista tuttocampo, di grande dinamismo e in grado di interpretare con pari efficacia la fase difensiva e quella offensiva, tanto per non fare nomi è il perfetto alter ego di Marek Hamsik. Lo slovacco, nonostante una resa sul campo sempre più negativa (4 reti in 18 partite ma prestazioni lontane anni luce dall'era Mazzarri), che hanno portato i tifosi del Napoli a contestarlo apertamente per la prima volta dal 2007 (l'anno del suo arrivo dal Brescia), continua a godere della fiducia di Benitez. Ma fino a quando? L'impressione forte a Napoli è che, se l'allenatore spagnolo vorrà portare a termine in maniera soddisfacente la stagione, tornata a incartarsi pericolosamente dopo l'avvio da incubo con tanto di eliminazione dalla Champions League, sia giunto il momento di cambiare. Forse, anche di rivoluzionare e de Guzman è pronto a cogliere la sua grande occasione.
GIOCATORE DUTTILE - Di tutti i giocatori arrivati dall'ultima campagna acquisti (pochi, a dir la verità, e forse è per questo che la tifoseria azzurra rumoreggia da tempo nei confronti di De Laurentiis), l'olandese di origine canadese acquistato per 6 milioni di euro dal Villarreal dopo due buone stagioni in prestito allo Swansea è stato probabilmente l'acquisto più indovinato dal ds Bigon, eppure Benitez fatica a trovargli una collocazione stabile nel suo rigido 4-2-3-1. Giocatore più adatto in un centrocampo a 3 per esaltare le proprie qualità di incursore con buona propensione al gol, ha già dimostrato in Premier League di poter tranquillamente agire anche come attaccante esterno, a destra com'è successo spesso lo scorso anno con lo Swansea, a sinistra come ha evidenziato nella gara interna col Cagliari nella quale ha sostituito l'acciaccato Mertens.
PASSAGGIO DI CONSEGNE? - Lui, cresciuto nel settore giovanile del Feyenoord e nel mito del calcio totale olandese, si è sempre descritto come il classico centrocampista tuttocampo, di grande dinamismo e in grado di interpretare con pari efficacia la fase difensiva e quella offensiva, tanto per non fare nomi è il perfetto alter ego di Marek Hamsik. Lo slovacco, nonostante una resa sul campo sempre più negativa (4 reti in 18 partite ma prestazioni lontane anni luce dall'era Mazzarri), che hanno portato i tifosi del Napoli a contestarlo apertamente per la prima volta dal 2007 (l'anno del suo arrivo dal Brescia), continua a godere della fiducia di Benitez. Ma fino a quando? L'impressione forte a Napoli è che, se l'allenatore spagnolo vorrà portare a termine in maniera soddisfacente la stagione, tornata a incartarsi pericolosamente dopo l'avvio da incubo con tanto di eliminazione dalla Champions League, sia giunto il momento di cambiare. Forse, anche di rivoluzionare e de Guzman è pronto a cogliere la sua grande occasione.