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Napoli: per il dopo Benitez anche Montella, ma costa troppo
Ma questa estate, ad esempio, anche Mihajlovic lo ha fatto, dicendo di voler rimanere alla Sampdoria, ma non prima di aver conosciuto il nuovo presidente e avergli chiesto le garanzie che lui riteneva fondamentali. Benitez ricorda un po’ Mazzarri nel suo tergiversare e intanto le ipotesi sul futuro si sprecano. Spalletti è la candidatura più forte, ma si sa che anche Montella è un nome gradito a De Laurentiis. Napoletano, arguto e che sa far giocare bene la sua squadra. L’identikit piace al patron, ma il problema è di natura economica. Mentre Spalletti arriverebbe da svincolato, Montella (così come altri tecnici accostati al Napoli) ha un contratto con la Fiorentina.
Accordo fino al 2017, rinnovato nell’estate del 2013, e con una particolarità: una clausola rescissoria di 7 milioni di euro valida, però, solo fino al 31 maggio di ogni anno fino al 2017. Dopo questa data il tecnico non è più svincolabile automaticamente. Quindi per prendere “Vincenzino” De Laurentiis dovrebbe pagare 7 milioni entro fine maggio e poi discutere dell’ingaggio con l’attuale tecnico viola, che come erede di Benitez non avrà richieste “soft”. Difficile che ciò possa accadere, anche perché dall’altro lato c’è sempre Rafa Benitez che rimanda la decisione. E i tempi potrebbero essere neanche compatibili.