'Il calcio è sempre stato la mia più grande passione; ho sudato molto più delle proverbiali sette camicie, ho rinunciato a tanti dei frutti che la giovinezza spensierata reca con sé, ho sofferto ma non ho mai mollato, ed oggi colgo il piacere di essere amato da una curva che ho nel cuore. Tuttavia non dimentico il mio passato'. Sono queste le parole con cui il centrocampista del Napoli Michele Pazienza accoglie i visitatori del suo sito ufficiale. Il mediano di San Severo sembra essere l'unico vero intoccabile del centrocampo azzurro.

Pazienza con Gargano, Pazienza con Yebda. Le combinazioni studiate da Mazzarri sono sempre queste. E il centrocampista ex Fiorentina e Udinese è il minimo comune denominatore. Mai escluso per scelta tecnica, Mazzarri vede nel roccioso mediano l'unico vero elemento irrinunciabile: eppure di lui si parla poco. Gargano, e ultimamente Yebda, sono sulla bocca di tutti. L'uruguiano perché è un giocatore importante, ma molto spesso è anche discusso, mentre l'algerino può considerarsi una piccola rivelazione della squadra azzurra. Ma sottotraccia c'è lui: 'Una vita da mediano', come cantava Ligabue. Lui che parla poco e lavora sodo, in squadra è il vero perno del centrocampo azzurro.

E pensare che allo stesso tempo, Pazienza è il primo candidato a lasciare Napoli: è in scadenza di contratto, si parla poco del suo rinnovo, che sembra essere lontano. Ma Pazienza non dimentica mai di sottolineare il suo amore per l'azzurro, dimostrandolo anche concretamente, quando coinvolto in una zuffa con un tifoso un po' troppo esuberante, si è prima detto dispiaciuto, e poi ha continuato a dimostrarsi disponibile con i tifosi come ha sempre fatto. E chissà che alla fine non possa essere proprio lui il primo vero punto di partenza del nuovo Napoli.