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    Napoli, parole d'addio per Spalletti: una rottura con De Laurentiis che viene da lontano

    Napoli, parole d'addio per Spalletti: una rottura con De Laurentiis che viene da lontano

    • GA
    Si avvicina la conclusione del rapporto tra Luciano Spalletti e il Napoli. Si sono dati tanto, questo è indubbio, perché vincere lo scudetto ai piedi del Vesuvio non è mai banale. 33 anni dopo l'ultima volta, il primo per il tecnico di Certaldo. Un rapporto che evidentemente non può andare avanti, allenatore e presidente sono stati abbastanza chiari negli ultimi giorni. Il primo è stato De Laurentiis che ha parlato di non voler tarpare le ali a nessuno dando un po' l'anticipazione della separazione. Poi è toccato a Spalletti nella conferenza alla vigilia del match contro l'Inter, quando ha risposto essendo vago ma tra le linee facendo capire di aver chiuso il suo capitolo partenopeo.

    LONTANI MA SENZA SCONTRI - De Laurentiis e Spalletti oggi sono stati premiati dal principe Carlo di Borbone. I due oggi a centrocampo, ma con evidente distanza. Più avanti il presidente, schivo il tecnico che quando gli è stato chiesto di restare è corso via negli spogliatoi. Nei giorni scorsi, però, non si erano registrati scontri, anzi sono venute fuori parole di stima da parte del presidente e dalla cena della scorsa settimana è emerso un clima abbastanza disteso.

    ORA L'ADDIO - Nel post partita di Napoli-Inter, Spalletti è sembrato chiaro. Pochi giri di parole: "Se non sei tanto convinto di riuscire a dare a Napoli tutto ciò che merita è giusto fare ragionamenti. Per cui si trae una conclusione". Poi ancora: "Non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito. C'è soltanto da dirlo. E abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo. Non c'è stata nessuna trattativa". In aggiunta c'è un dettaglio che riporta indietro al passato, quando Spalletti sottolinea il fatto che non sia una situazione o uno screzio casuale, ma un'idea che viene da lontano". Lontano un anno, quando il 24 aprile 2022 il Napoli perdeva a Empoli e l'allenatore veniva messo in dubbio, in forte dubbio. Tante piccole cose che lo portano oggi a non essere pronto a continuare, l'ipotesi di restare un anno fermo con gli scarponi nella sua tenuta in Toscana è sempre più plausibile.

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