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Napoli, parla l'ex Reina: 'Era Sarri irripetibile: ecco il nostro segreto'
Il tuo legame con l’Italia è sempre solido, nessuno ha dimenticato che lasciasti il Bayern per tornare a Napoli. Fu uno spot eccezionale per la squadra e la città.
«Napoli è la mia dimensione naturale, a Monaco me ne accorsi subito, mi resi conto che volevo una vita diversa, esattamente come quella che avevo lasciato. Non avrei potuto fare una scelta migliore, posso assicurare che non mi sono mai divertito tanto a giocare come nei tre anni di Napoli con Sarri»
Ma è vero che la prima volta te ne andasti per qualche dissapore con De Laurentiis?
«La verità è molto più semplice: il Napoli avrebbe dovuto riscattarmi dal Liverpool, non si trovarono i numeri e quindi dovetti cercare un’altra squadra. Fu il presidente a riprendermi. Che collettivo…».
Prego?
«Lo spirito con cui ci allenavamo e giocavamo, e la qualità del gioco di quel Napoli. Non vedremo mai più una squadra muoversi in quel modo. Sarri riuscì a portarci al di sopra di limiti e potenzialità. Il miglior Koulibaly, Mertens, Allan, Albiol, Callejòn e Insigne. Non c’erano primedonne, ma grande disponibilità, e umiltà, il nostro leader era il gioco che ci aveva insegnato lui».
Sarri provò a portarti al Chelsea?
«Nessuno dei suoi mi ha più cercato, tantomeno lui».