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Napoli-Milan, le pagelle di CM: Ibrahimovic alieno, male Koulibaly. Bakayoko, ma come si fa?
NAPOLI
Meret 6: protagonista di un ottimo intervento ad inizio gara, non può nulla sui gol del Milan
Di Lorenzo 4,5: serata da dimenticare per il terzino azzurro. È spesso distratto e in ritardo, troppi errori di imprecisione anche tecnica.
Manolas 5,5: dura serata lì dietro con Rebic che ha buoni sprazzi e Ibrahimovic che è quasi immarcabile.
Koulibaly 5,5: perde il duello contro Ibrahimovic facendosi sovrastare soprattutto fisicamente. Anche se il centravanti svedese si rende protagonista di uno gol strepitoso, gli lascia troppo spazio.
Mario Rui 5,5: come Di Lorenzo, sbaglia davvero tanto. In fase di spinta ha leggermente più lucidità e da una sua sovrapposizione arriva il gol dell'1-2.
Fabián Ruiz 5: lento e macchinoso, fa troppi tocchi lì in mezzo e non aiuta quando il Milan riparte in contropiede (45' s.t. Elmas s.v.).
Bakayoko 5: inizia col piglio giusto, anche se l'ammonizione del primo tempo pesa tanto. Nella ripresa, infatti, si fa espellere per doppio giallo in seguito ad un fallo per arginare la ripartenza di Theo Hernandez.
Lozano 5,5: grazie alla velocità del messicano sulla sua fascia arriva qualche pericolo, però non basta. Troppi gli errori tecnici (11' s.t.
Zielinski 6,5: entra e mostra subito le sue qualità. Il gol del Napoli arriva grazie a uno dei suoi spunti).
Politano 6: ruolo inedito alle spalle dell'attaccante. È sempre nel vivo dell'azione e tra le linee si rende pericoloso diverse volte con il suo mancino (24' s.t. Petagna 6: fa il centravanti che mancava al Napoli questa sera riuscendo a fare a sportellate con la difesa rossonera).
Insigne 5,5: cerca di trascinare il suo Napoli, ma non ha l'appoggio adatto e si ritrova spesso troppo solo.
Mertens 6: prestazione opaca. Lo salva solo il momentaneo gol dell'1-2.
Gattuso 5: il suo Napoli questa sera non è bello da vedere e soprattutto sembra avere la metà della condizione e motivazione del Milan.
MILAN
Donnarumma G. 8: partita da leader vero per il portiere di Castellammare di Stabia. E quella parata su Mertens nel primo tempo è un vero prodigio. Fenomeno.
Calabria 6,5: ha il cliente più duro, Insigne, ma nel complesso tiene botta colpo su colpo. Una prova di maturità superata brillantemente.
Kjaer 7,5: decisivo come gli capita da almeno dieci mesi a questa parte. Copre anche qualche sbavatura di Romagnoli, si infortuna su un recupero super su Politano ma resta in campo. Eroico.
Romagnoli 6: non propriamente reattivo in occasione del gol di Mertens. Una macchia importante ma non decisiva in una prestazione globale buona.
Theo Hernandez 7,5: prova enorme del terzino francese. Da manuale il cross per il primo gol di Ibrahimovic, devastante quando parte palla al piede creando la superiorità numerica. E' tornato il terzino ammirato nella scorsa stagione.
Bennacer 6: rientra nel suo modo di giocare correre qualche rischio perché cerca sempre la verticalizzazione. Qualche errore in più questa sera ma la consueta presenza in termini di pressing e recupero del pallone.
Kessie 6,5: tatticamente ineccepibile. Un muro sul quale si infrangono tutte le velleità del Napoli di sfondare per le vie centrali del campo.
Saelemaekers 6: a volte fa un po' di confusione, è poco preciso nei dettagli. Ma è tremendamente efficace nel creare spazi per i compagni. (dal 28' st Castillejo 6: non è ancora al top e si vede. Gli manca la serenità mostrata da gennaio a settembre)
Calhanoglu 6,5: orgoglio e dedizione sono tutto nel recupero al limite dell'area di rigore su Mertens dopo aver battuto lui stesso il calcio d'angolo. Mancano i gol, non il carattere e l'attaccamento alla maglia. (dal 41' st Krunic)
Rebic 6,5: non è brillante, gli manca la sua proverbiale forza nelle gambe. Ma anche a metà servizio è decisivo: suo l'assist fondamentale per il secondo gol di Ibrahimovic. La grande intesa con lo svedese è una risorsa fondamentale per questo Milan. (dal 28' st Hauge 7: un gioiello il gol con il quale chiude la partita: doppio passo su Manolas e tocco sotto a superare Meret. Talento puro)
Ibrahimovic 9: non ci sono più parole per descrivere la grandezza di questo giocatore. Facciamo riferimento ai dati Opta: è il giocatore più vecchio della storia in grado di segnare almeno 10 gol nelle prime 8 giornate di Serie A; il precedente primato apparteneva a Silvio Piola nel 1942/43 (29 anni). Strepitoso. (dal 79' Colombo 6: lotta come un leone nei pochi minuti in cui è sceso in campo. E va anche vicino al gol con una zampata sotto porta sulla quale è bravo Meret a respingere)
All. Bonera 7: non poteva sognare prestazione e risultato migliore per la sua prima in panchina. Una notte che ricorderà a lungo.