Mertens, il 'nemico' Insigne e il rinnovo
Il Napoli segna il 2-0 al Palermo grazie a Dries Mertens, che poco prima aveva colto un palo. Un’azione simile per il gol che chiude il match col Palermo. Il belga era entrato qualche minuto prima al posto di Lorenzo Insigne, che pure aveva centrato un palo.
POCA GIOIA - Eppure dopo il gol niente gioia: Mertens esulta rabbiosamente, inizialmente respingendo l’abbraccio dei compagni che lo avevano circondato. Come mai questo nervosismo? Di solito l’ex Psv è sempre sorridente, ma ieri sera sulla sua esultanza c’è stata un’ombra. Negli spogliatoi del San Paolo si è parlato di tensioni con Insigne. In realtà non è successo nulla, ma il motivo del nervosismo è in qualche modo legato all’attaccante napoletano. Il belga voleva giocare titolare contro il Palermo, e forse si aspettava di essere schierato dal primo minuto, anche perché Insigne non era dato in ottime condizioni fisiche.
SARRI MANTIENE LA CALMA - Invece Sarri ha scelto ancora l’italiano, provocando, forse, la reazione rabbiosa di Mertens, che è comunque voglioso di spazio ma al momento è fuori dal tridente titolare, che vede anche Higuain e Callejon a completare il terzetto. Ci penserà ora l’allenatore a stemperare eventuali tensioni, magari facendo un po’ di turn over domenica prossima a Genova. Del resto se Mertens si arrabbia cosa dovrebbe dire Gabbiadini? L’ex Sampdoria non è nemmeno entrato. Lui che in Europa League era stato protagonista con una grande prestazione. Una panchina lunga, quella del Napoli, e che desta qualche malumore.
IL RINNOVO - Lo stesso allenatore ha confermato questa versione dei fatti, senza però entrare in polemica coi suoi giocatori. Anzi, ha bacchettato Insigne (“Deve chiedere scusa”) e non Mertens. E sul belga c'è anche aria di rinnovo, a dimostrazione che la reazione brusca non è sintomo (o causa) di malessere. I suoi agenti sono in città, ma non rimarranno a lungo. Ufficialmente sono venuti a vedere la partita, ma di certo ci sarà modo di incrociare Giuntoli e mettere le basi per prolungare il contratto dell'attaccante belga.
Giovanni Scotto