Napoli, mercato da rifare: la maledizione del difensore
Ma è così difficile prendere un buon difensore? In casa Napoli probabilmente sì. E non lo dice qualche opinionista o qualche 'addetto ai lavori'. A spiegarlo sono i fatti: il Napoli di De Laurentiis si porta sulle spalle l'atavico problema dell'esterno sinistro. Un assillo durato anni, tamponato dall'ottima dedizione di Aronica e in parte dall'acquisto di Andrea Dossena, che pur facendo il suo compito non ha mai conquistato quella fascia. L'assillo poi si è spostato sul difensore sinistro: un acquisto che sembra proibitivo, almeno per il Napoli. Con Aronica che tirava da solo la carretta lo scorso gennaio è arrivato Ruiz. Grande promessa, buon sinistro. E poi? Scaricato dopo sei mesi in nome di una piccola plusvalenza. Allora ecco Britos, e per abbondare c'era pure Fideleff.
Risultato? Britos ha giocato causa infortunio solo due partite, senza meravigliare. E di certo non è arrivato a Napoli con la fama di campione. Fideleff? Meglio stendere un velo pietoso. Dopo Chavez è il secondo oggetto misterioso del Napoli, con pochissimi minuti giocati. E attenzione: l'unico baluardo della difesa, assieme a Cannavaro, è Aronica. Che potrebbe addirittura andare via.
I problemi arrivano ora anche nel settore di destra: Campagnaro ha il fiatone, non ce la fa. E le alternative? C'è quel Fernandez, altra promessa: ma per lui appena 522 minuti giocati (Coppa Italia esclusa), neanche sei partite su 26. Non si è capito se deve giocare a destra o al centro. E intanto Mazzarri non lo sta più utilizzando. E poi c'è Grava: ex eroe, ex soldantino di ventura: oggi accantonato in un angolo. Forse, si dice, per problemi di condizione. La difesa, per giunta, proprio non va: il Napoli ha preso più gol di tutti tra le prime sette. Ci sono 48 ore di tempo: il mercato è aperto. Si intervenga, subito.