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    Mazzarri: 'La sconfitta di Torino è colpa mia. Ho studiato il 4-3-3, ma mi servono i giocatori giusti'

    Mazzarri: 'La sconfitta di Torino è colpa mia. Ho studiato il 4-3-3, ma mi servono i giocatori giusti'

    • Giovanni Annunziata
    Vigilia di Napoli-Salernitana, domani andrà in scena il derby campano. Presenta la gara in conferenza stampa al Konami Training Center di Castel Volturno il tecnico degli azzurri, Walter Mazzarri:



    IL RITIRO - "Sono contento di quanto fatto questa settimana, siamo stati di più insieme e ho accettato di buon grado il ritiro. Sono un allenatore a cui piace lavorare sul campo, preparare le partite. Stando insieme anche in hotel si è visto un filmato in più, ci ha fatto bene. Poi arriva la partita vera e se abbiamo lavorato bene domani vedremo un Napoli più brillante rispetto all'unica partita andata in maniera diversa da quando ci sono io, quella contro il Torino. Nelle altre si facevano le cose che piacevano a me, palla a terra, squadra corta. Ad esempio con il Monza abbiamo fatto bene, è mancato solo il gol. A Torino, probabilmente per colpa mia, perché forse con il preparatore abbiamo fatto richiami più pesanti, abbiamo visto una squadra diversa, con più lanci. Siamo stati anche sfortunati ma è stata una partita negativa, non mi è piaciuta. Sono fiducioso che i ragazzi domani giochino a calcio come piace a noi".

    VECCHIO MAZZARRI - "Il Napoli come piazza è importante e anche un allenatore deve essere esperto e capace di subire certe pressioni. Allenare il Napoli, Milan, Juve, Inter, ecc. si sa che sono piazze diverse. Avrò fatto degli sbagli in passato nella comunicazione ma oggi con l'esperienza sento di essere maturato. Parlando di aspetto tattico, mi sono voluto fermare perché avevo bisogno di studiare e di cambiare. Quando ho visto il Napoli, dove ho anche una parte di cuore, l'ho guardato con maggiore interesse perché facevo il tifo e mi piaceva tantissimo. Quindi ho studiato e sposato questo 4-3-3. Mi son fatto una cultura tale da dire 'Se mi chiamano sono pronto per sposare questo modulo che mi piace'. Devo avere i giocatori giusti per fare un determinato modulo. È qui che bisogna ragionare, i giocatori che sono cambiati rispetto all'anno scorso. Sono venuto perché ho studiato tanto il modulo del Napoli, se riesco ad avere i giocatori giusti per farlo".

    TIFOSI - "Qualcuno mi aveva detto di non fare conferenza ma ci metto sempre la faccia. Quando si vince va tutto bene ma quando si perde è più complicato. In questo momento non ci si deve nascondere, il momento è particolare. Chiedo un aiuto alla gente di Napoli domani allo stadio. Per 95 minuti, per com'è lo spirito dei napoletani, ci diano una mano. Se poi alla fine non saranno contenti è giusto che si fischi e quant'altro. Non ho dubbi che la nostra gente sarà vicina ai nostri ragazzi che vivono un momento di difficoltà. Sono qui per fare questo appello".

    CONDIZIONE E INFORTUNI - "In passato dicevano Mazzarri lamentino, sto attento a dire le cose giuste. Domani mancheranno 6-7 giocatori rispetto a Bergamo ma non vuol dire che chi sceglierò non sarà all'altezza di scendere in campo per la ricerca del risultato. Il pubblico dovrà essere il dodicesimo uomo per superare l'avversario. Se siamo numericamente pochi, è chiaro, è una considerazione che può fare chiunque. Io posso solo mettergli una carica importante addosso per farli andare al massimo".

    CLASSIFICA - "Non guardo più la classifica perché mi sono innervosito ma siamo solo a 5 punti con 19 partite da giocare".

    ANCORA SUL RITIRO - "Io ho goduto a stare in ritiro perché ho potuto vedere tanto tutti i giocatori. Ora mi sento un po' meglio perché li ho visti sul campo". 

    QUESTIONE PROCURATORI - "Degli agenti tendo a non parlare, io parlo con il calciatore. Gli dico di pensare ad allenarsi bene e basta. Hanno il dovere di dare tutto, di staccare e conta solo la maglia, conta solo il Napoli. Di tutto il resto non mi importa nulla. A Kvara, a Osimhen quando tornerà dirà questo. Il dovere è fare i calciatori e dare il massimo per la maglia".

    MAZZOCCHI - "Ho detto che Mazzocchi avrebbe dato una sveglia? Troppo sveglio (ride, ndr)".

    ATTEGGIAMENTO - "Vorrei che lo spirito si vedesse in maniera diversa, soprattutto da Torino. Quella partita ce l'ho dentro. Mi scuso con i ragazzi: credo di avere ragione ma avrei potuto non farmi espellere. Diventavo matto lì, non ho potuto dare qualcosina. È la seconda volta, comunque, che rimaniamo in dieci. Ora mi raccomanderò che da domani non succedano più queste cose, dobbiamo avere la forza di giocare e al limite far restare gli avversari in 10. Nel calcio ci sono le regole, non si fa la boxe. Basta con questi errori. Faccio però un appello agli arbitri perché devono tutelare i giocatori che cercano di giocare a calcio per bene".

    RITIRO PUNITIVO? - "Il Napoli ha fatto una buona gara con il Monza che va a Torino che fa una gara che non rientra nei suoi piani, sono i giocatori i primi a essere incavolati. Se un allenatore ha lavorato poco con loro e capita un'occasione, dopo una partita così brutta, dovrebbero essere i giocatori contenti come me di andare in ritiro. Devono prendere coscienza di rendere. Forse io e Pondrelli abbiamo caricato troppo e la colpa è mia ma devono rendersi conto che sono campioni d'Italia e prendere coscienza di ciò. Tutti vogliono stare con le famiglie, è ovvio, i ritiri nel 2024 non mi piacciono, ma bisogna anche fare dei sacrifici".

    FIDUCIA - "Finché sono qui darò l'anima motivando i miei giocatori per far bene e vincere. Penso solo a questo, non al futuro. Quando non vinco mi vedete che sto male per giorni e giorni".

    COSA È CAMBIATO - "Kim è evidente, era velocissimo e nei momenti di difficoltà aveva quella forza, quella velocità che riusciva ad ovviare ad un gol quasi preso. Se fai un calcio così propositivo devi avere anche la forza di recuperare. I giocatori sono cambiati e le partite si vincono anche con le sostituzioni. Lozano era un titolare, Elmas anche, Ndombele. I problemi sono tanti per un allenatore. Ho visto il fermento della piazza giustamente e sono qui per metterci la faccia. Voglio dare alla gente un po' di serenità".

    OSTIGARD - "Non ho preconcetti con nessuno della rosa. Quando hai 15-16 giocatori da scegliere valuti le caratteristiche. Se ho fatto giocare chi ho mandato in campo è perché fossero più adatti, non migliori. Ostigard giocò con l'Inter e fece anche bene. Se poi il Napoli prende tanti gol su calcio d'angolo per un difensore è molto più importante non far far gol agli altri. Se uno è bravissimo a saltare di testa ma guarda solo la palla e c'è l'uomo che sfila dietro prendi gol lo stesso. Va saputo marcare quando si è in difesa". 
     

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