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Napoli-Man City, le pagelle di CM: Jorginho-Insigne i migliori, Sané super
Reina 6: non ha grosse responsabilità sui gol, non trova il miracolo come fa Ederson su Callejon. Un po' in ritardo nelle uscite e nella gestione del pallone. Nel finale guadagna la sufficienza piena per la parata su Bernardo Silva
Hysaj 6: Sané dalle sue parti è un pericolo costante, ma rispetto alla gara d'andata prende molto meglio le misure. Viene dirottato a sinistra per l'infortunio di Ghoulam, non ha lo stesso rendimento ma riesce a mantenere intatto l'onore.
Albiol 6.5: mezzo voto in più arriva dall'intervento alla disperata su Sterling in avvio di secondo tempo che ha, però, solo rinviato il vantaggio del City. Si procura anche il calcio di rigore in una prova maiuscola
Koulibaly 6: meno bene delle altre volte, sbaglia qualche uscita ma rimedia con la sua fisicità. Soffre qualcosa in più del previsto contro frecce che gli partono da ogni dove.
Ghoulam 6.5: la sua gara dura 29 minuti per un infortunio muscolare da accertare: era partito in modo brillante, nella doppia fase, con il solito contributo determinante nella catena mancina (dal 29' Maggio 6: fa quel che può con quel demonio di Sané ma non esce ridimensionato)
Allan 6: l'avvio è straordinario per qualità e quantità, cala inevitabilmente e lascia spazio a Rog: era impossibile che un solo uomo potesse continuare a correre così (dal 75' Rog 5: entra male in partita, senza mordente e rallentando la manovra quando è in possesso)
Jorginho 7: inizia la gara e ci si continua a chiedere come sia possibile che il ct Ventura non provi almeno ad adattare la sua Italia ad un giocatore che ha raggiunto il livello di Jorginho. Si prende con una serenità imbarazzante la responsabilità di calciare il rigore del 2-2 (dall'81 Ounas sv)
Hamsik 6: condizionato ancora psicologicamente dalla questione del record, si vede molto in fase di impostazione ma cala alla distanza per il grande dispendio energetico.
Callejon 6.5: forse ha un terzo polmone nascosto da qualche parte, dopo l'uscita di Ghoulam diventa terzino aggiunto e sfiora il 3-2 che avrebbe cambiato la serata del Napoli.
Mertens 6.5: sente la maglia del Napoli come pochi sulla pelle, è il primo difensore della squadra e ci prova con costanza nell'area di rigore del City a farsi trovare. Prevedibile che fosse una gara difficile, ma non demerita.
Insigne 7: il gol che apre le marcature è una perla di rara bellezza per tecnica e coordinamento con Mertens. Una gara di intensità e qualità che spesso lo ha portato a fare il terzino. Un palcoscenico del genere dimostrra come sia perno inamovibile per il Napoli per la Nazionale
All. Sarri 6.5: riesce, fino all'infortunio di Ghoulam a far navigare il City nell'acqua alta e agitata. Dopo il ko di Ghoulam la squadra perde serenità e sicurezza. Il momentaneo pareggio di Jorginho certifica la crescita anche internazionale del suo Napoli che non esce ridimensionato al cospetto di una superpotenza che rappresenta oggi quanto di meglio il mondo del calcio può esprimere.
Manchester City
Ederson 7: si conferma il primo regista del City, non può nulla sul gol di Insigne, mentre diventa superbo su Callejon deviando in angolo la conclusione che avrebbe rappresentato il vantaggio del Napoli.
Danilo 6: è una delle due scelte a sorpresa di Guardiola, chiamato a dare un contributo fondamentale in termini di fisicità e di spinta, fa il compito ma non è al top
Stones 6.5: nella squadra che annovera talento a iosa in attacco, si trasforma nel secondo marcatore e completa la rimonta. Resta una roccia nell'uno contro uno.
Otamendi 6.5: stacca e trova il tempo per mettere dentro il gol del pareggio nel momento migliore del City. Come il compagno di reparto, difficilissimo da superare in dribbling.
Delph 6: si comporta più da esterno e meno da uomo tattico, resta fondamentale per gli equilibri del City in fase di uscita
Gundogan 6.5: una sola presenza da titolare in Coppa di Lega e lo stupore anche della stampa specializzata inglese nel vederlo in campo dal primo minuto, ma dimostra qualità e quantità che appartengono al bagaglio di un talento troppo spesso penalizzato dagli infortuni (dal 70' D. Silva 6: si conferma l'universale di Guardiola)
Fernandinho 6.5: solita avveduta performance, si abbassa quando serve, detta i tempi ed allunga la squadra con un tocco o con una cavalcata.
De Bruyne 7: quando parte è, semplicemente, imprendibile. Guardiola lo libera da assilli tattici in fase di impostazione e riesce a liberare un talento da primissimi posti al mondo.
Sterling 6: viene arginato bene nella prima ora di gioco, cresce alla distanza ma non è la sua miglior serata. Certifica la vittoria con il 2-4 in contropiede.
Sané 7.5: è la reincarnazione di un giaguaro, non ci sono altre possibili spiegazioni per raccontare rapidità, forza, tecnica ed eleganza condensate in un ragazzo classe '96 ed indiscutibilmente presente e futuro del calcio mondiale. Propizia il 2-3 con una discesa incredibile (dal 90' G. Jesus sv)
Aguero 6: non si vede per 68 minuti, poi la mette dentro per il 2-3, facendosi trovare nel punto giusto al momento giusto da grande attaccante. Ancora lontano, però, dalla forma migliore (dal 75' B. Silva 6: entra con la giusta gamba nel match)
All. Guardiola 6.5: soffre Sarri e l'acqua alta che il Napoli genera per i primi 30 minuti. Lo aiuta l'infortunio di Ghoulam ed una squadra che ha, ormai, appreso i suoi dettami. Se manterrà la forma nell'arco della stagione, il suo City può vincere la Champions.