È un puntino minuscolo all’orizzonte che fa luce e riflette: pensieri, opinioni, considerazioni. Buona (anche) la seconda di Nikola Maksimovic nel pomeriggio nefasto di Bergamo. Contro un avversario indemoniato, mai così bello da inizio stagione ad oggi, il centrale serbo non ha sfigurato ed è già questa una notizia. Come si legge sul “Roma”, al fianco di Koulibaly s’è disimpegnato con personalità, senza far rimpiangere l’esperto e leader Albiol (che tenterà di recuperare per la sfida del 15 ottobre contro la Roma). Pochi errori, soprattutto tattici, nonostante l’intesa ancora tutta da perfezionare col resto dei compagni.

Di lui continua a colpire la freddezza con la quale affronta ogni situazione: è al posto giusto al momento giusto e non dà mai l’impressione di andare in affanno, neppure contro avversari rapidi come Gomez, che l’ha superato una sola volta approfittando di un rimpallo e di un anticipo mal calcolato dal difensore. Poi, ancora, di Maksimovic colpisce la tecnica di base che lo rende centrocampista aggiunta in fase attiva. Più di una volta, contro l’Atalanta, l’ex centrale del Torino - che dovrà ridurre al minimo le istintive sortite offensive - è uscito palla al piede smistando poi il gioco sulle fasce, soprattutto su Ghoulam a sinistra, servito spesso d’esterno.