Napoli: Lucarelli e Mascara sole alternative?
Stanno sicuramente scherzando. Il Napoli non è ancora completo. Ci vuole un attaccante in tandem con Cavani. Il gol, nonostante le 59 reti, è stato spesso una dannazione l’anno scorso. In 17 partite (7 vittorie, 3 pareggi, 7 sconfitte) gli azzurri segnarono un gol. In altre cinque neanche un gol (2 pareggi, 3 sconfitte). Fanno 22 gare, più della metà degli incontri di campionato, col Napoli in affanno sotto la porta degli avversari.
Con una sola rete all’attivo, contro le 17 del Napoli, l’Udinese ne ha concluse solo 10, l’Inter 12 e il Milan 15. Cioè, il Napoli è stato inferiore nell’andare a segno con più di un gol. Sono state 16 le partite degli azzurri con più di una rete (17 del Milan, 18 dell’Inter, 19 dell’Udinese).
Le giornate di appannamento di Cavani produssero grosse difficoltà realizzative. L’eccellente tenuta della difesa (17 gare senza prendere gol: 15 vittorie, 2 pareggi) è stata la “garanzia” del terzo posto. Terzo attacco del campionato l’anno scorso (10 gol meno dell’Inter, 6 gol meno di Milan e Udinese), però seconda difesa del torneo. Dunque è all’attacco che il Napoli deve migliorare.
E’ migliorato? No, è rimasto lo stesso. Nelle “rose” provvisorie della serie A, il Napoli ha il minor numero di attaccanti (4: Cavani, Lavezzi, Mascara, Lucarelli, gli stessi dell’anno scorso). Il Milan ne ha 7, l’Inter 5, la Lazio 9, la Juventus e la Roma 7, l’Udinese 5, il Genoa 8, la Fiorentina 6, il Palermo 5, il Parma 13.
Considerando i moduli i gioco, solo Napoli e Palermo (3-4-2-1) annunciano una punta (Cavani, Pinilla). Dodici squadre giocano con due attaccanti. Cinque formazioni propongono il tridente (Inter, Roma, Fiorentina, Catania, Cesena). La Juventus giocherà col 4-2-4 (avanti Krasic, Matri, Quagliarella, Pepe) e insegue Giuseppe Rossi!
Lavezzi resta essenziale. Salta l’uomo, assicura la superiorità numerica, da lui partono gli assist per Cavani. Gli inserimenti a rete di Hamsik rappresentano un’altra arma offensiva degli azzurri. Ma, col Pocho che raramente inquadra la porta, il potenziale d’attacco del Napoli resta modesto a meno che il Matador non imbrocchi un’altra sensazionale stagione. Né i nuovi centrocampisti hanno molta “confidenza” con il gol. Da qui la necessità di giocare almeno con due punte (Lavezzi è una punta per modo di dire e segna col contagocce).
E’ vero che il mercato non offre un top-player per il salto di qualità del Napoli in fase offensiva. Però puntare su Mascara (32 anni) e Lucarelli (36) per le variazioni offensive appare inadeguato per una formazione che punta ai primi posti. Rolando Bianchi, che sembra gradito a Mazzarri (l’ebbe nella Reggina in coppia con Amoruso), non è la soluzione migliore. Trezeguet sarebbe potuto essere per un anno o due una soluzione più incisiva in attesa di identificare il crack migliore. Mazzarri, comunque, sostiene di avere la “rosa” più forte che abbia mai gestito e gli acquisti sono venuti su sue precise segnalazioni. Stiamo a vedere. Un altro anno “all’arma bianca” sarebbe strepitoso, ma i rischi sono tanti.
Intanto, il presidente si dia una calmata. Vogliamo un presidente, non un simpatico Mangiafuoco.