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    Napoli, le vacanze agitate di Sarri: aspetta rinforzi e teme cessioni pesanti

    Napoli, le vacanze agitate di Sarri: aspetta rinforzi e teme cessioni pesanti

    • Giovanni Scotto

    Vacanze sì, ma con un occhio a ciò che accade intorno a lui. Tanto relax e qualche premio da ritirare. Ma anche molte sigarette da fumare in attesa di ricominciare il suo secondo anno alla guida del Napoli. Se il primo amore non si dimentica mai, il secondo dovrà essere ancora più bello per Maurizio Sarri.

    SARRI ASPETTA - Nella prossima stagione, infatti, il tecnico toscano dovrà giocare la Champions, una competizione che aveva visto per tutta la sua vita in televisione. Da settembre, invece, parteciperà alla fase a gironi dopo aver conquistato un secondo posto meritato nello scorso torneo di serie A. Per poter fare bella figura, però, servirà una squadra molto attrezzata altrimenti si rischia di fallire si in campo internazionale che in casa propria. “Voglio vincere tutto”, ha detto De Laurentiis l’altro giorno. Sa bene, però, il patron che per farlo le chiacchiere servono a poco. Ci vogliono i fatti. E precisamente gli acquisti giusti. Evitando prima di tutto di cedere i pezzi pregiati. Primo tra tutti Gonzalo Higuaìn. E poi subito dopo Kalidou Koulibaly.

    IN BILICO - Il futuro di entrambi è in bilico. Nessuno dei due è certo di restare. Il primo perché è molto richiesto, il secondo ha fatto uno “sgarro” dicendo liberamente di voler andare via perché il club non lo vuole accontentare dal punto di vista economico. Il patron si è arrabbiato non poco al punto di volerlo portare in tribunale per danni al Napoli. “A quanto pare non ha letto bene il contratto sui diritti di immagine”, ha urlato il produttore cinematografico. Naturalmente Sarri è molto preoccupato per la situazione che si è venuta a creare. Tutta la squadra è stata brava l’anno passato ma l’attaccante e il difensore hanno fatto la differenza nei rispettivi ruoli. Quindi, meglio metterci una pietra sopra e garantire continuità al progetto tecnico. Il Pipita, purtroppo, è legato alla clausola rescissoria, il franco senegalese, invece, ha un contratto di altri tre anni che forse va adeguato. Inutile dire che per essere competitivi il Napoli dello scorso anno non basta. Servono sì gli undici base ma tante ottime alternative.

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