A guardarlo parlare del fallaccio che ha steso Higuaìn sembrava quasi che facesse finta. Fingere di essere talmente dispiaciuto da avere il viso atterrito e gli occhi pieni di lacrime. Invece il giovane difensore del San Vito Positano, Valerio Esposito, è davvero distrutto. Nonostante gli è stato assicurato che Higuaìn non si è fatto niente di grave, proprio non riesce ad evitare di mortificarsi. Lui, studente di 22 anni in scienze motorie, chiede perdono: “Mi dispiace tanto per quello che ho fatto. Spero non sia nulla di preoccupante, sono mortificato, sono il primo tifoso del Napoli e non avrei mai voluto sfiorare Gonzalo, spero che riprenda a segnare come e più di prima e ci porti a vincere lo scudetto”.

“Mi è scivolata la gamba di appoggio e l’ho preso, non avrei mai voluto, ma spero e penso non sia nulla di grave. Mio cugino e i miei amici non avevano fatto altro che raccomandarmi di non toccarlo, ma dopo tre minuti è successo quello che è successo. Tremavo di paura e mi vergognavo molto, ma non volevo neanche fare fallo”. Esposito è stato poi tranquillizzato dai suoi dirigenti ma anche da esponenti del Napoli, che gli hanno fatto recapitare lo “stai tranquillo” che Higuaìn gli ha trasmesso dagli spogliatoi. Il Pipita ha capito che il fallo non era cattivo, ma soltanto un intervento goffo.