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    Sarri l’ha rifatto. La Lazio banchetta al Maradona: 2-1 al Napoli. Difesa horror per Garcia

    Sarri l’ha rifatto. La Lazio banchetta al Maradona: 2-1 al Napoli. Difesa horror per Garcia

    Maurizio Sarri fa di nuovo lo scherzetto al ‘suo’ Napoli. Come nella passata stagione, la Lazio passa al Maradona. Ma se quella volta i biancocelesti erano stati tutta difesa e contropiede, stavolta hanno inflitto ai campioni d’Italia una bella lezione. Finisce 2-1 per Immobile e compagni ma il risultato poteva essere ben più ampio. La decidono un sontuoso Luis Alberto e Kamada per gli ospiti, vano il gol di Zielinski. Primo stop per Garcia la cui fase difensiva è da horror. I suoi dominano il primo tempo, sprecano tanto ma poi lasciano praterie impensabili per Zaccagni e Felipe Anderson. Sarri trova i suoi primi tre punti e fa suonare l’allarme nella sua vecchia casa.

    LA GARA – Il Napoli parte a spron battuto. Subito un paio di folate di Kvaratskhelia, cui la difesa ospite deve mettere delle pezze. Poi un tentativo di Osimhen in mischia e uno di Zielinski sul quale Provedel è attento. Gli azzurri sfogano tutta la propria potenza offensiva. È il nigeriano ad andare più vicino al vantaggio: stacco di testa e palla che sfiora il palo. Ma è un vero e proprio assedio. Il georgiano prende palla sulla trequarti, arma il destro e costringe Provedel al miracolo. Un monologo. Ma, si sa, il calcio è strano e al primo tiro in porta passa la Lazio. E in che modo! Felipe Anderson si invola sulla destra, viene respinto ma trova un pertugio per Luis Alberto. Lo spagnolo, spalle alla porta, trova l’unica via per il gol: un tacco tanto bello quanto improvviso. È lo 0-1, uno dei candidati al gol del mese. Il Napoli non ci sta e si butta a capofitto nella ricerca del pari. Lo trova dopo due minuti. Zielinski è il più lesto su una palla respinta corta dalla difesa biancoceleste. Il suo destro è deviato un paio di volte e, lemme lemme, s’insacca beffando Provedel. È 1-1. La gara si assesta sul pari. Ha una buona chance Lobotka che, anziché tirare, cerca l’assist. È l’ultima emozione di un bel primo tempo.

    Nella ripresa, ancora Zielinski al tiro ed è ancora bravo Provedel a dire di no. Il canovaccio della gara è quello solito: Napoli in controllo, Lazio che prova qualche sporadica ripartenza. Al 52’ arriva quella giusta. Felipe Anderson se ne va sulla destra, serve in mezzo Luis Alberto che con una finta manda al bar mezza difesa avversaria. Sulla palla arriva Kamada: sinistro preciso e potente e prima rete in Italia. La partita si spacca e il Napoli si sfalda. La Lazio trova due reti in successione, entrambe annullate per fuorigioco. La prima a Zaccagni, abile a battere la difesa azzurra piazzata male ma salvata dal Var. La seconda al neo entrato Guendouzi che segna con un bel tiro da fuori dopo un intervento dello stesso Zaccagni che partiva da offside. Gli azzurri si riversano davanti ma lasciano praterie in difesa. Che non sia serata si vede quando all’80’ la palla buona capita a Osimhen che spara alto. Ultime chances per Zaccagni, a un passo dalla rete, Pedro, che si impappina in contropiede, e Lindstrom che spara in curva. Il Napoli cade per la prima volta e, si sa, più sono grandi le squadre che cadono più il tonfo fa rumore.


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