Napoli, Lazio e Roma al top, bocciate Inter e Milan: tra classifica e mercato, l'analisi della Serie A 2022/2023
Promossa a pieni voti pure l'Atalanta, seconda per attivo di bilancio tra le sessioni estiva e invernale, con oltre 33 milioni in positivo. Grazie al quinto posto in classifica, la Dea ritornerà in Europa dopo un anno di astinenza; Boga e soprattutto Lookman e Højlund sono stati i colpi nel mercato nerazzurro che ha portato, con le cessioni di Romero, Gosens, Freuler tra gli altri, 33 milioni (più 9,9 di premi classifica e 3,6 di premi qualificazione Uefa). In una stagione dolceamara, anche la Roma si distingue: i giallorossi sono stati i padroni del mercato con un attivo di oltre 54 milioni di euro, una spesa totale di 9 milioni e cessioni eccellenti come quella di Zaniolo a gennaio. Per il resto Tiago Pinto ha gestito al meglio gli esuberi e acquistato a parametro zero campioni come Matic e Dybala. Infine, gli 8,40 milioni di premi Lega e 3,63 di premio qualificazione Uefa.
Tra i flop più rilevanti, invece, spiccano a sorpresa Inter e Milan, che pur con un cammino europeo inatteso scontano il rendimento al di sotto delle attese in campionato. Sui rossoneri pesa un passivo di oltre 40 milioni, cifra che arriva a 60 milioni per l'Inter, fanalino di coda nella classifica delle spese per il mercato. Per il Milan ha senza dubbio inciso la spesa di oltre 30 milioni per Charles De Ketelaere, deludente alla prima stagione italiana, mentre su sponda nerazzurra le prestazioni di Gosens e Correa non hanno giustificato l’investimento dal valore complessivo di circa 55 milioni per il loro acquisto a titolo definitivo. Nonostante i premi per il terzo e quarto posto, rispettivamente 13,7 milioni per l’Inter e 11,4 milioni per il Milan, più quelli dalla qualificazione alla prossima Champions, nessuna delle due punterà a un guadagno di fine anno particolarmente rilevante.
Bilancio deludente, infine, anche per le squadre che hanno lottato per la salvezza senza riuscirci, pur mantenendosi in attivo. Nello studio c'è innanzitutto la Sampdoria, che con le partenze di Damsgaard, Candreva e Thorsby ha lasciato per strada un peso specifico importante per la squadra, non bilanciato dai nuovi acquisti. Un risultato che, nonostante l'utile sul mercato di quasi 30 milioni, non appare un buon compromesso. Stessa tendenza per lo Spezia, con un saldo positivo di quasi 25 milioni, ma di nuovo in Serie B dopo tre anni nel massimo campionato. Infine la Cremonese: una spesa molto alta sul mercato (34,3 milioni) senza però risultati tangibili sul campo. Per i grigiorossi il paracadute previsto per la retrocessione sarà “magro”, con soli 10 milioni di euro (oltre agli 800 mila euro di premi Lega per il penultimo posto) , insufficienti a coprire le perdite del mercato.