Napoli: Ibra il sogno, Dumitru la realtà
Le voci sull'addio di Cavani a fine stagione alimentano una serie di fantasie quasi deliranti sugli scenari futuri del Napoli. La possibile partenza del Matador crea una sorta di effetto-molla che porta qualche ottimista a 'sparare' un nome ancora più blasonato di quello del Matador. Si parla di giocatori altisonanti (e pazienza se qualcuno poi precisa che il grandioso acquisto al 99,9% non si farà). Allora perché farlo? L'equivoco è alla base: si cerca di alimentare e in qualche modo addolcire la cessione di Cavani facendo girare voci che però sono infondate. Come potrebbe De Laurentiis pagare, ad esempio, i dieci milioni di ingaggio di Ibrahimovic, quando Cavani forse andrà via perché ne guadagna 'solo' cinque?
Anche i nomi di Dzeko o Mario Gomez, che pure sono stati lanciati nell'ottica di uno scambio col Matador, sono improponibili sempre per via del loro stipendio. Soprattutto bisogna capire se il Napoli cerca qualcuno per affiancare Cavani o sostituirlo: i nomi di Osvaldo o Damiao, ad esempio, sarebbero perfetti per rinforzare davvero la squadra e renderla finalmente competitiva per lo scudetto. Diverso sarebbe se questi attaccanti arrivassero per sostituire l'uruguaiano: non è detto che siano nomi all'altezza, e sicuramente non offrono le stesse garanzie di Cavani. Piuttosto, invece che fantasticare in un senso o nell'altro, il Napoli deve i conti con la realtà.
Ad oggi questa si chiama Calaiò, Dumitru ed Edu Vargas: per ora sono questi gli attaccanti che De Laurentiis si ritroverà a fine stagione e che dovranno essere sistemati. Ecco perché un reale rafforzamento del Napoli passa per prima cosa dall'adeguamento della rosa, che andrebbe liberata di calciatori poco utilizzati o che hanno fatto fatica a rendersi all'altezza. Ibra o Dzeko sono fantasie pericolose e fuorvianti, Damiamo o Osvaldo nomi più concreti che però non devono ingannare i tifosi: non è facile trovare un altro Cavani...