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  • Napoli, la clausola di Higuain 'scade' il 30 giugno? Non proprio...

    Napoli, la clausola di Higuain 'scade' il 30 giugno? Non proprio...

    Si è parlato con grande sollievo di quel “-9” che separa Higuaìn dalla fine della clausola rescissoria. È venuta fuori una data di scadenza, proprio come quelle dei cibi confezionati. Il prossimo 30 giugno è l’ultimo buono per esercitare l’ormai famosa postilla da 94,7 milioni di euro.

    SCADENZA - Quindi dal 1 luglio nessuno potrebbe toccare il pulsante fatidico e Higuan non potrebbe più partire in modo automatico. Ma è davvero così? Sì e no, nel senso che la data del 30 giugno è davvero prevista in calce alla clausola rescissoria, ma questa data non è vincolante. Nel senso che ogni tipo di contratto di questa fattura, ossia con clausola automatica di svincolo bivalente (vale col sì del club che acquista, poi o del giocatore o della società di appartenenza) viene sempre accompagnato da una data di riferimento per evitare situazioni paradossali e dannose per la società. Questo però non vuole dire che al di fuori della data la clausola non vale più.

    NO VINCOLI – Ad esempio la data viene messa per evitare che la clausola venga esercitata in qualsiasi momento, o magari l’ultimo giorno di mercato. Il 30 giugno, quindi, è un riferimento temporale importante, perché ogni giorno seguente il Napoli potrebbe avanzare problemi (e richieste di indennizzi) per ogni giornata trascorsa oltre la scadenza. Ma questo non vuole dire che una chiamata da 94,7 milioni che arriva ad inizio luglio verrebbe rigettata, anzi. Ma col passare dei giorni diventa più complicato portare via il Pipita da Napoli, anche considerando l'importanza della cifra. Il vincolo del 30 giugno è quindi un “incentivo” per chi davvero vuole prendere Higuain, dopodiché l'affare andrebbe ulteriormente in salita. E i tifosi del Napoli si sentono sempre più tranquilli: Pipita docet.

    Giovanni Scotto


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