Napoli, l'ultima idea di ADL: la McDonald Arena
"Il San Paolo è stato definito dal presidente Aurelio De Laurentiis un ‘cesso’. Il prossimo potrebbe essere paragonato a una cucina… di un fast food. Sì, perché il patron non ha abbandonato l’idea di lasciare l’impianto di Fuorigrotta e costruirne un altro. Per realizzare un nuovo stadio c’è bisogno di ingenti fondi, il produttore sta cercando altri investitori privati. Secondo i ben informati, pare che negli ultimi tempi siano nati i primi approcci con la Mc Donald’s. Pare che il colosso statunitense sia intenzionato a finanziare la costruzione del nuovo impianto per ospitare le partite casalinghe del Napoli. Negli ambienti azzurri, circola già il nome dello stadio. Quando e se nascerà, si chiamerà Mc Donald’s Arena. A chi chiede notizie sulla possibilità che De Laurentiis abbandoni il San Paolo per realizzare un altro impianto, la risposta è sempre la stessa: “Bisogna solo individuare l’area”. Non è poco. Come non va sottovalutato l’amore che i napoletani hanno verso il San Paolo, la casa in cui sono state costruite le vittorie più belle grazie alle magie di Diego Armando Maradona. Però, negli ultimi tempi, soprattutto a causa del mancato rinnovo della convenzione scaduta nel 2015 e delle scaramucce a distanza con l’amministrazione comunale di Napoli guidata dal sindaco De Magistris, De Laurentiis sta accarezzando sempre di più l’idea di costruire un altro impianto con l’aiuto di altri investitori privati. Come è successo per altre squadre europee, qualora il produttore cinematografico decidesse di accettare l’appoggio della Mc Donald’s, dovrebbe dare alla catena di fast food la possibilità di dare il proprio nome al nuovo stadio. Ecco perché, qualora De Laurentiis realizzasse il nuovo impianto, lo chiamerebbe Mc Donald’s Arena. In Italia esistono già l’Allianz Stadium e la Dacia Arena che ospitano le partite casalinghe di Juventus e Udinese. Certo, le polizze assicurative e le automobili facilitano la vita, ma anche un panino con hamburger ha la sua importanza. Soprattutto se contribuisce a soddisfare la fame di denaro e potere di De Laurentiis. Chissà, che cosa ne penseranno i napoletani, già in collera con Mc Donald’s per uno spot di alcuni anni fa, quando la catena di fast food per promuovere i suoi prodotti provò (senza successo, ovviamente) a mettere in cattiva luce la pizza. E’ ovvio che, qualora il colosso statunitense voglia realmente appoggiare gli azzurri nella loro crescita, dovrebbe rendersi protagonista di una full immersion di napoletanità".