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    Napoli, l'ex Renica: 'I tifosi sognano lo Scudetto, assurdo manchi dall'Era Maradona'

    Napoli, l'ex Renica: 'I tifosi sognano lo Scudetto, assurdo manchi dall'Era Maradona'

    Alessandro Renica, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Radio Marte. Queste le sue parole:

    SCUDETTO - "I tifosi del Napoli sono appassionati e ci tengono, il Napoli è una splendida ossessione. I tifosi dicono che il loro sogno è vincere lo Scudetto, specie quelli di nuova generazione. Solo per questo pensiero è abbastanza assurdo che il Napoli non vinca più uno Scudetto dall’Era di Maradona".

    LA STAGIONE - "Poteva lottare quest’anno? Se l’avessero chiesto a gennaio qualcuno avrebbe detto che il Napoli non sarebbe andato nemmeno in Europa League. Ora si sta vedendo il bel tempo. Però se andiamo ad analizzare la stagione nel periodo brutto ci sono stati dei perché importanti a cui Gattuso non poteva rimediare. Per esempio, non si può giocare senza attaccanti. Vero che tutti hanno gli infortuni ma poi bisogna vedere anche in che ruolo ti capitano. Osimhen fuori 4 mesi, Mertens 2 mesi e mezzo, sono rientrati e adesso si vede un altro Napoli. Quello di oggi esprime il calcio migliore".

    GATTUSO - "Mi sono fatto un’idea sull’uomo da quando pagò lui gli stipendi. E’ un grande uomo e in futuro sarà un grande allenatore. Aveva bisogno anche lui di crescere e di sbagliare ma ha mentalità vincente sia da calciatore che da tecnico. A gennaio ero praticamente l’unico che si schierava a suo favore, avevo una visione positiva di lui e fortunatamente ha recuperato i giocatori migliori. Bisognava capire che aveva delle responsabilità ma minime. Anche gli allenatori bravi passano i loro momenti cupi. Io l’avrei blindato proprio a gennaio però poi c’è il discorso della comunicazione. Gattuso ha perso una sorella e ha avuto una malattia bruttissima, questo non può che aver inciso. Mi auguro per il bene del Napoli che rimanga Gattuso ma ho pochi dubbi e penso che sia difficile. A meno che il presidente non faccia una giocata delle sue”.

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