Napoli, Koulibaly: 'Benitez maestro di calcio e di vita'
Kalidou Koulibaly, neo acquisto del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. 'Certamente si tratta di un momento di grande crescita per me, di maturazione completa: si tratta della migliore squadra e del contesto più positivo dove potessi arrivare per fare il salto di qualità definitivo come calciatore - ha affermato il difensore francese -. Contro Zapata avevo già giocato. Hamsik, Insigne e Maggio li conoscevo già di fama. La qualità è eccezionale, c'è solo da imparare in una squadra come questa. Mi sono ambientato nel migliore dei modi, grazie a dei compagni eccezionali come Jorginho, Mesto e Hamsik. Nella mia pur breve carriera sono sempre stato abituato a essere titolare. Mi rendo conto che qui al Napoli questo sarà più difficile, ci vorrà del tempo per ottenere questo risultato. Tutto dipende dalle scelte e dalla volontà dell'allenatore, quindi bisogna apprendere tutti gli insegnamenti nel minor tempo possibile. Poi è necessario farsi trovare pronti. Il calcio, spesso, è imprevedibile. Il mio ruolo? Rendo di più al centro, ma posso essere utilizzato anche sulle fasce. Gioco con entrambi i piedi, per me non ci sono problemi. Benitez? Lui è un grande allenatore, un vero e proprio professore, non solo di calcio ma anche di vita. Mi sta facendo allenare molto sia tatticamente che tecnicamente. Grazie anche ad Albiol, con il quale gioco spesso in coppia, sto perfezionando il senso della posizione. Tecnicamente Rafa mi spiega come devo intervenire sul mio avversario. So benissimo che gli attaccanti che giocano nel campionato italiano sono molto furbi... ma io non cambio il mio modo di difendere. Benitez mi sta allenando molto sull'anticipo e sulla velocità. Non è necessario il contatto fisico per fermare un avversario. Il mister punta molto sul gruppo, è giustamente convinto che le capacità dei singoli devono essere finalizzate alle varie fasi del gioco. Per questo anche quella difensiva deve essere sempre curata, modulata. Personalmente vedo che con me investe e dedica più tempo rispetto agli altri giocatori. Non solo perchè sono nuovo, ma anche perchè lui stesso da giocatore era un difensore centrale. Mi capisce di più e anche io comprendo meglio quello che lui vuole da me. Lui mi addestra molto anche sul gioco aereo, sui colpi di testa. Si tratta di situazioni delicate, soprattutto sui calci piazzati. La scelta di tempo e la precisione al momento dello stacco da terra rappresentano dettagli che vanno continuamente perfezionati'.