Zazzaroni: Napoli-Juve bella e bastarda
di Ivan Zazzaroni
(zazza.blog.deejay.it)
Ho seguito Napoli-Juve tweettando commenti ogni cinque, dieci minuti. Ho scelto la partita sbagliata, quella in contropiede. E (soprattutto) al contrario.
1) Conte – assente Marchisio – ha ridisegnato la squadra accentrando Pepe e Vucinic, inserendo Estigarribia e non Pazienza, e lasciando più scoperto Pirlo. Risultato: 2-0 per il Napoli dopo 45 minuti, oltre al rigore ripetuto e sbagliato da Hamsik – Esti e Vucinic inguardabili, Pirlo sovrastato da Lavezzi e Gargano. Post: Conte deve riportare Vucinic e Pepe sugli esterni e ritrovare le linee di gioco da primato. Non mi ha ascoltato: Vucinic, mettendosi a giocare da centrocampista aggiunto e no limits, ha fatto un secondo tempo eccezionale, Esti ha segnato e Pepe l’ha imitato: ma quel che è più, il Napoli che si esalta negli spazi, sopra 3 a 1 si è fatto riprendere in casa.
2) Pandev, che fino a ieri aveva fatto ridere, ha realizzato una doppietta – splendido il secondo gol.
3) L’asse Campagnaro-Maggio, punto di forza di Mazzarri, è stato disastroso.
4) Quagliarella è entrato alla fine o quasi, Del Piero al novantunesimo.
Elementare la conclusione: la tattica è stata ridicolizzata dalle individualità. Il calcio è lo sport bastardo per eccellenza: in 90 minuti sa essere più forte degli allenatori e dei valori, certamente dei giornalisti.