Calciomercato.com

  • Napoli-Juve ad alta tensione:| Ma la partitissima delude

    Napoli-Juve ad alta tensione:| Ma la partitissima delude

    • Luca Giordano

    Napoli-Juve, si sa, è sempre una sfida particolare. Una sfida che comincia molto prima del fischio dell’arbitro, tra sfottò, polemiche e veleni. Nulla è mancato anche in quest’occasione, anzi. La partitissima inizia giovedì notte, con i supporters partenopei che fanno scoppiare alcuni grossi petardi con un unico scopo: disturbare il sonno dell’odiata Juventus. La ‘guerra’ prosegue: manca poco all’evento tanto atteso, arriva al San Paolo l’autobus bianconero, preso d’assalto da un gruppo di imbecilli: paura, lancio di uova, vetri frantumati. Inevitabile l’intervento degli agenti, anch’essi bersaglio di petardi e fumogeni, costretti a rispondere con i lacrimogeni per evitare contatti corpo a corpo. Nel mezzo, la follia bianconera: vetture date alle fiamme e scontri con la polizia ai varchi d'accesso dello stadio. Ma non chiamiamoli tifosi. I tifosi, quelli veri, hanno dato vita, all’interno del San Paolo, ad uno spettacolo straordinario, caratterizzato da splendide coreografie. Poi la partita. Ah sì, la partita. Il Napoli parte subito forte, ma si spegne presto. La Juve non concede profondità agli avversari, conscia dei problemi nella costruzione del gioco della formazione partenopea. La squadra di Mazzarri, dopo il gol bianconero, prova a reagire e a fare la partita ma è poco lucida. Gli errori tecnici condizionano il gioco azzurro, quasi mai concretizzato nel primo tempo con tiri nello specchio. Anche merito della compattezza difensiva della Juventus, c'è da dirlo. La Vecchia Signora va più volte vicina al raddoppio, che però non arriva. Arriva invece il pareggio azzurro, nel momento in cui i partenopei sembrano più in difficoltà. La rete è di Inler, uno dei peggiori dei suoi fino a quel momento: lento ed impreciso nella trasmissione della palla, lo svizzero. Il Napoli, galvanizzato dal gol e caricato dal proprio pubblico, prova ad alzare il ritmo alla fine del primo tempo, preludio di una seconda frazione dominata (o quasi) dagli azzurri. Ed ecco che la prima della classe si trasforma: da bella e spettacolare ad operaia e concreta. I bianconeri si chiudono ed erigono un muro davanti a Buffon, temendo il colpo che avrebbe definitivamente riaperto la lotta Scudetto. Si accontenta la squadra di Antonio Conte, lasciando giocare l’avversario. La tattica si rivela azzeccata: il Napoli, nonostante la supremazia territoriale e varie limpide occasioni da rete, non trova il colpo del ko (clamoroso l'errore di Dzemaili). La Juve passa l'esame ed esce indenne dal San Paolo, che ospita una gara intensa, ma forse non all'altezza di una sfida che doveva contribuire a migliorare l'immagine del nostro campionato, fuori dai confini italiani. Colpi proibiti, gomitate, interventi duri e tanto nervosismo hanno caratterizzato il match della stagione. Eppure gli ingredienti per assistere ad una partita spettacolare c'eran tutti: era lecito aspettarsi molto di più.

    Altre Notizie