Insigne 'nel mirino': Cavani lo rimprovera
Non del tutto convincente la prova di Lorenzo Insigne ieri sera contro l'Udinese. Il giovane attaccante del Napoli, entrato ad inizio della ripresa per sostituire Pandev, non ha illuminato come nelle ultime prestazioni. Qualche dribbling di troppo, con una certa insistenza, ma soprattutto un po' di egoismo quando si è fatto parare un tiro da Brkic con Cavani che era libero dall'altro lato e che reclamava il pallone per il 3-1. Il Matador non ha mancato di richiamare con insistenza Insigne, che si è giustificato con l’uruguaiano.
Non è la prima volta che il baby talento, selezionato di nuovo in Under 21 dal ct Mangia, si fa rimproverare per il troppo egoismo. Ci ha pensato Mazzarri, sin dalle amichevoli estive, ma anche negli appuntamenti ufficiali. 'E' bravo ma non può fare sempre dei giochetti, serve cinismo e concretezza', ha detto il tecnico in un paio d'occasioni. E ieri ci si è messo anche Cavani a tirare le orecchie a Insigne: sicuramente il giovane attaccante, entrando soltanto nel secondo tempo, e quindi per pochi minuti, si sente in obbligo di dimostrare qualcosa. Ecco perché insigne cerca di mettersi in mostra il più possibile, e quindi spesso cede alla voglia di dimostrare la sua bravura con qualche numero di troppo.
Che l'adattamento al gioco di Mazzarri sia difficile lo dimostra anche la brutta partita in Europa League con il Psv, dove il talento di Insigne è rimasto in ombra. Non a caso il suo procuratore, Fabio Andreotti, lo ha difeso, puntando il dito sulle richieste di Mazzarri: 'Lorenzo fa una grande fatica a coprire - ha detto l'agente a Radio Crc - lui fa ciò che gli chiede l'allenatore, ma non è semplice. In questo modo è normale che fa molta più fatica'.