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    Napoli-Insigne, ansia rinnovo: cosa frena De Laurentiis, c’è il rischio di un caso ‘alla Milik'

    Napoli-Insigne, ansia rinnovo: cosa frena De Laurentiis, c’è il rischio di un caso ‘alla Milik'

    • Andrea Sereni
    Passano i giorni, aumenta la tensione. Inevitabile, quando la scadenza del contratto si avvicina inesorabile. Lorenzo Insigne sta vivendo il suo Europeo con l’Italia, protagonista con la maglia numero 10. Ci sono gli ottavi e un percorso ci si augura il più lungo possibile. Ma quando tornerà a Napoli dovrà sedersi a parlare con il presidente De Laurentiis. Come dicevamo, il contratto del capitano scadrà il 30 giugno 2022: manca un anno, poco più. E la situazione non accenna a sbloccarsi. Nei mesi scorsi le parti si sono sentite, senza trovare un accordo. I discorsi ora sono fermi causa Europeo, ma gli ultimi contatti non sono stati positivi. 


    LE ULTIME - Il Napoli ha bisogno di ridurre i costi, tagliare qualche spesa divenuta di troppo senza i soldi della Champions League. Una necessità che cozza con i desideri di Insigne. De Laurentiis ha fatto sapere all’entourage del giocatore che i 4,5 milioni di euro netti concordati nell’ultimo rinnovo del 2017 sono troppi. Il Napoli vorrebbe quindi rinnovare il contratto al capitano, ma a cifre più basse, anche considerando i 30 anni compiuti dal giocatore il 4 giugno. E Lorenzo? Dal canto suo vorrebbe restare, ma vorrebbe anche vedere riconosciuto il suo valore, senza dover quindi rimetterci economicamente. Al termine dell’Europeo, dopo le vacanze, tornerà in città e avrà innanzitutto un colloquio con il nuovo allenatore Spalletti, che gli parlerà del nuovo progetto. Poi Vincenzo Pisacane, il suo agente, tornerà a trattare il rinnovo con De Laurentiis. Che farà di tutto per trovare una soluzione già in questa estate: il rischio di un nuovo caso Milik, che la società vuole ovviamente evitare, è dietro l’angolo.

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