Napoli, Improta: 'Zielinski meglio di Allan, giusto che diventi titolare'
Gli anni settanta sono un puntino nell’universo del calcio che avanza frenetico, senza sosta. Cambiano i tempi, le storie e gli interpreti di uno sport che continuerà ad innamorarsi di giocatori come Piotr Zielinski, eleganti e concreti, sfacciatamente maturi nonostante l’età (22 anni), leader di una squadra, il Napoli, che sta imparando a conoscerlo e ad ammirarne le stesse qualità che descrive, con dovizia di particolari, un centrocampista del passato come Gianni Improta, attore del calcio che fu ma che resta attuale ancora oggi. Due gol e svariati assist ai compagni: si aspettava potesse incidere sin da subito nonostante la giovane età? “Quando uno ha talento la carta d’identità conta relativamente. Per come gioca, Zielinski sembra più grande dei ventidue anni che ha. Molti calciatori maturano tra i 25-26 anni, lui è già più avanti ed è destinato a diventare un “top” nel suo ruolo. Ha qualità immense, usa entrambi i piedi con disinvoltura, è una mezzala completa”, ha detto l'ex “Baronetto” al “Roma”.
Quando Zielinski gioca, Improta cosa pensa? “Che è un giocatore straordinariamente semplice nelle giocate. È convinto di quello che fa, bada al sodo, senza fronzoli. Le sue giocatore sono immediate e concrete. Non si perde in virtuosismi per far vedere quanto è bravo, pensa solo a mettersi al servizio della squadra e ci sta riuscendo alla grande». Intanto pare aver già sorpassato Allan nelle gerarchie di Sarri. “Sì, perché oltre alle capacità fisiche Zielinski ha maggior tecnica individuale e visione di gioco. Dispiace, ma il brasiliano tornerà ad essere utile al Napoli come in passato”. Dove può ancora crescere Zielinski? “Dovrà imparare a dosare meglio le energie. Spesso calciatori simili danno tutti per un tempo e poi escono di scena. Lui dovrà trovare il giusto equilibrio per risultare sempre decisivo”.