Un altro mattoncino aggiunto al muro eretto dinanzi a Pepe Reina, per renderlo più solido. Ha richiuso la porta, il portiere spagnolo, dopo un inizio di campionato determinato dall’incertezza e dai gol subiti. Il Napoli è a un solo punto dalla Juventus ed alle sue spalle s’è già fatto il vuoto. Dopo sei giornate il quadro è abbastanza chiaro su quello che potrebbe essere l’andazzo della serie A, con le prime due squadre a giocarsi il titolo. Il collettivo di Maurizio Sarri ha ritrovato gioco, punti e certezze. Al di là della forza offensiva, devastante, il Napoli ha saputo rimettere in piedi anche il settore arretrato, quello che aveva evidenziato le maggiori difficoltà nelle prime due giornate.

Le statistiche raccontano di una difesa distratta, a Pescara, per esempio, e la settimana successiva, contro il Milan, al San Paolo. Quattro reti subite nelle prime due partite avevano fatto scattare l’allarme, le disattenzioni di Albiol e Koulibaly oltre alle incertezze di Pepe Reina, avevano creato apprensione nell’ambiente, tranne che nell’allenatore. Sarri non s’è mai preoccupato più di tanto, convinto com’è stato che il momento sarebbe passato in fretta, che certi episodi sarebbero stati archiviati in breve tempo, senza dover per forza di cose istruire processi o mettere in discussione qualcuno.