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    Napoli: il clima non convince, servono i top player

    Napoli: il clima non convince, servono i top player

    • G.S.

    La storia dell’allenatore/moglie se l’è inventata lui, Don Aurelio, quando ha preso atto della fuga del fedifrago Mazzarri con l’amante Moratti: per cui non se ne metta se proseguo su questa strada per dire - con migliaia di testimoni - che quella gita romantica in elicottero, a piedi, in barca con Don Rafè m’è parsa una ripicca, un modo vistoso - anche un po’ pacchiano - per comunicare alla moglie traditrice che per quella nuova c’è a disposizione di tutto e di più; per restare in metafora, il dispetto sarà completato quando si conoscerà l’esatto ingaggio di Benitez. Senza dubbio superiore - e di molto - a quello dell’italianuzzo di San Vincenzo. Insomma, il diamante al dito. Per sempre.

    Anche se una panchina il for ever non l’accetta manco per scherzo: e Don Rafè ne sa qualcosa. Molto bello, festoso, turistico, molto pop il Benitez Day. E anche forte e duro il messaggio che De Laurentiis ha inviato - dopo un’orgia di sorrisi - a Edi Cavani, il Giuda a prezzo concordato, sessantatrè milioni, altro che trenta denari, perché si sbrighi a trovar casa, ovvero il folle aficionado disposto a pagare quella cifra per godere dei suoi gol. Ma alla fine delle chiacchiere e dei Sorrisi & Canzoni conto soltanto - come direbbe Totò - quisquilie e pinzillacchere. La campagna di rafforzamento non è solo incompiuta, forse non è neppure incominciata, a parte l’arrivo a Napoli dell’esterno belga Mertens che tuttavia non giustifica festini al suono di trombe, trombette, triccheballacche e putipù.

    (il Roma)

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