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    Napoli, i numeri 'cancellano' la falsa crisi dei pessimisti

    Napoli, i numeri 'cancellano' la falsa crisi dei pessimisti

    • Giovanni Scotto

    Il Napoli, tutto sommato, è lì. Pronto a giocarsela nell’ultimo scorcio di 2016: tre delle prossime cinque partite interne si giocheranno al San Paolo. Contro Sassuolo, Inter e Torino. Con Cagliari e Fiorentina le due in trasferta. Insomma, si può fare. Perché se è vero che il gioco è meno intrigante, se è vero che arriva qualche pericolo in più, il Napoli tiene botta.
     

    NUMERI CHIARI - Rispetto allo scorso anno i punti in classifica in meno sono quattro. Un gol segnato in meno. Considerando i tanti problemi di infortunati e la Champions League che toglie punti (e non è una leggenda) poteva andare decisamente peggio. Manca Higuaìn, che lo scorso campionato segnava per sé e per i suoi, ma soprattutto è venuto meno Milik, che lo stava sostituendo bene. Poi si è aggiunto il problema Gabbiadini, che proprio non è riuscito a ingranare. Infine, ci si è messo anche l’infortunio di Albiol, che ha creato ulteriori problemi nei suoi due mesi fuori. E non a caso, se proprio bisogna cercare qualcosa che non va, a preoccupare sono i gol subiti. La squadra azzurra, sempre in campionato, ne ha incassati già 14. Sono cinque in più della Juventus capolista, ma sono anche lo stesso numero esatto di reti che hanno subito le squadre che sono davanti al Napoli.

    TANTI GOL SEGNATI IN A - Anzi, la Roma ne ha incassati tre in più. Solo la Fiorentina ha incassato meno gol (11), mentre la quota di reti incassate del Napoli è in media con le altre di Serie A. Se da un lato il dato è da tenere in considerazione, va detto che meno gol del Napoli (e delle altre a quota 14 reti al passivo) hanno fatto meglio soltanto la Juventus (nove gol incassati) e la Fiorentina (undici gol). Un dato che certifica come in Serie A ci sia un maggior numero di gol rispetto alla scorsa stagione, quindi tutte le squadre finiscono per subire un po’ di più, Juventus compresa che ha visto anch’essa peggiorare il dato al passivo.


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