Napoli, i due volti del momento negativo
In questo periodo al Napoli gira male: va detto anche se Koulibaly non avesse dato una mano a Salah nel far segnare Dzeko forse sarebbe finita 0-0 o forse no. Sta di fatto che la davanti non si è mosso niente senza il gigante polacco. L’unica rete è stata siglata da un difensore, per il resto il portiere della Roma è stato impegnato poco quanto niente. Le azioni sono state create ma ci si è fermati sempre nel momento di calciare in porta.
I 57 minuti giocati da Gabbiadini sono stati una sofferenza per lui e per il reparto avanzato. Ha toccato giusto un paio di palloni e nulla più. Non è riuscito mai a fare un movimento da prima punta che piace a Sarri. È rimasto imbrigliato tra i giganti difensori romanisti e alla fine gli sono toccati anche i fischi di un San Paolo arrabbiato. Ma non con lui ma con la situazione che si è venuta a creare dopo l’infortunio di Milik. Bisogna pur capire che in questo modo Manolo rischia di bruciarsi definitivamente e poi dopo il danno anche la beffa di avere in casa un attaccante demotivato e senza stimoli.