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    Napoli: Higuain il simbolo del tracollo

    Napoli: Higuain il simbolo del tracollo

    Una reazione tanto umana quanto grave e probabilmente decisiva in negativo per le sorti del campionato del Napoli. C'è tutta la frustrazione per un obiettivo che si allontana dopo mesi di sacrifici e di grande calcio nella reazione scomposta di Gonzalo Higuain, che prima si materializza nel fallo (peraltro lieve) a palla lontana su Felipe e poi nell'aggressione verbale all'arbitro Irrati, che rischia di costare molto a livello disciplinare.

    LEADER SOLITARIO - Destino (inevitabile?) per l'unico vero leade tecnico di una squadra, il Napoli, che ha finito per affidarsi troppo col passare delle settimane al suo cannoniere. Un altro gol, un'altra perla, la trentesima stagionale in un campionato da record, non è bastata ad evitare la quarta sconfitta stagionale, la più pesante di tutte con una Juventus che di fermarsi non ne ha proprio voglia (ventesima viittoria nelle ultime 21 giornate), a maggior ragione dopo la bruciante eliminazione dalla Champions League. E a pagare il prezzo più alto è stato proprio Higuain. Che più di tutti ha tirato la carretta, da trascinatore, da fuoriclasse quale è, tradito prima ancora che dai nervi da compagni come Insigne, Callejon, Hamsik  o i componenti della difesa incapaci di incidere nella fase clou della stagione.

    ADDIO ALLE PORTE? - Ha perso la testa il Pipita, si è spenta la luce. Più della reazione su Felipe, sono l'atteggiamento e le parole all'indirizzo di Irrati a fargli rischiare una squalifica di 2-3 giornate, che gli impedirebbe di esserci a San Siro per la sfida con l'Inter, insieme alla Roma l'ultimo big match dell'anno. E con una Juve che scappa a +6 e i giallorossi che si avvicinano pericolosamente a -4 (e ancora con lo scontro diretto da disputare all'Olimpico) dal secondo posto, tutto torna in discussione. Da un'annata che poteva essere trionfale al timore di compromettere tutto il confine è sottilissimo e il fato ha deciso che, nel bene e nel male, Higuain ne fosse il simbolo. E l'estate e le voci insistenti di mercato per un giorno incombono più che mai...

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